Soffitto di cristalloRoberta Ponziani, dal forno di famiglia al campionato mondiale femminile di motociclismo

Una professionista delle corse in moto di lavoro cucina bocconotti montoriesi e sarà l’unica pilota italiana a competere nel primo Fim Women’s Motorcycling World Championship della storia

Roberta Ponziani

Grandi cose stanno accadendo nel mondo motociclistico. Nel 2023, per la prima volta in assoluto, si è tenuto un Campionato Italiano Velocità Femminile, mentre il 2024 vedrà ventiquattro motocicliste provenienti da ogni latitudine del globo competere per la prima volta in un campionato mondiale a loro riservato.

Tra queste professioniste ci sarà anche Roberta Ponziani, la vincitrice di quel primo Civ femminile e unica italiana in gara. Parliamo di una campionessa classe 1996 di Montorio al Vomano, piccolo borgo abruzzese dove è nata, cresciuta e dove lavora. Proprio così, pur con una carriera costellata di trofei e successi anche a livello internazionale (terza classificata in tutte e quattro le Women’s European Cup alle quali ha partecipato) al momento una donna che corre in motocicletta a livello professionistico deve comunque lavorare, perché gli introiti derivanti dall’attività sportiva non sono sufficienti a coprire tutte le spese legate alla pratica dello sport stesso (molto alte, tra l’altro). E quindi aiutano tantissimo i contributi degli sponsor, ma serve anche uno stipendio mensile.

@Roberta Ponziani

E il caso di Roberta Ponziani a noi sta particolarmente a cuore, perché stiamo parlando di un impiego regolare nel forno pasticceria di famiglia, che non è una rivendita qualsiasi, ma il forno storico del suo paese, il Panificio Ponziani “Bocconotto Reale”, un luogo prezioso dove – come rivela il nome – si preparano e vendono i bocconotti montoriesi, dolcetti tradizionali tipici del luogo, amati da chiunque abbia avuto la fortuna di assaggiarli.

È Roberta stessa a raccontarci la storia del Panificio Ponziani: «I miei nonni avevano un mulino per la produzione della farina, e nella seconda metà del secolo scorso hanno avuto l’idea di affiancare un forno dove preparare non solo il pane con la nostra farina, ma anche tutte quelle ricette tradizionali che in famiglia si custodivano e tramandavano di generazione in generazione, proprio come i bocconotti montoriesi». Dunque dai nonni l’attività è passata ai figli, ovvero al padre di Roberta e alla zia, poi è entrata anche la madre e oggi lavorano qui anche Roberta, la sorella e qualche altro dipendente, in una gestione comunque al cento per cento famigliare. Se il padre è la figura “custode” delle ricette storiche e abile specialista dei lievitati, la sorella contribuisce dal punto di vista creativo, mentre Roberta è specializzata proprio nella preparazione dei bocconotti montoriesi (da non confondere con quelli di Castel Frentano, che hanno una ricetta diversa). A quelli tradizionali, la cui ricetta richiede, rigorosamente, una frolla con olio anziché burro e un ripieno a base di confettura d’uva, affianca anche varianti al pistacchio, al cioccolato e così via.

Tra farine e dolcetti viene spontaneo chiedersi innanzitutto come sia nata la passione per le corse in moto, al punto di competere a livello professionistico, e in secondo luogo come faccia a combinare un lavoro che non è esattamente riposante (e che nel momento delle feste cosiddette “comandate” richiede uno sforzo ancora maggiore) con uno sport molto impegnativo, nella pratica in sé e anche nell’organizzazione di allenamenti, gare e trasferte.

Ebbene se il lavoro in pasticceria nasce dalla tradizione famigliare, la passione per le due ruote è tutta farina del sacco di Roberta, per restare in tema, ed è scoppiata come un colpo di fulmine davanti a una pista da minimoto. Un giro in pista per curiosità e dalle prove alle corse arriva al primo titolo nazionale nel 2014 partecipando a gare miste, non essendoci divisione tra maschi e femmine. Di nuovo campionessa l’anno seguente, e poi il salto nel trofeo Yamaha R3 Cup dove, sempre correndo assieme ai ragazzi, è prima classificata nel torneo femminile dal 2017 al 2019.

Il 2020 è l’anno che vede realizzarsi il primo campionato femminile europeo, promosso tra gli altri da Letizia Marchetti, pioniera del motociclismo femminile e ora consigliere federale, che già l’anno precedente aveva coinvolto Ponziani nel primo team tutto femminile italiano. Un anno non facile, a causa della pandemia e delle difficoltà negli spostamenti si riescono a disputare solo quattro gare, tutte in Italia, ma l’adesione e il riscontro sono talmente buoni da confermare la competizione per gli anni a venire. Da lì la strada è segnata, arriva il titolo nel primo Civ femminile e ora la partecipazione al primo FIM Women’s Motorcycling World Championship.

Un percorso comunque impensabile senza il sostegno della famiglia e senza la possibilità di conciliare la carriera sportiva con il lavoro. «La dimensione famigliare aiuta, è indubbio, la mia famiglia mi sostiene e io sono un po’ più libera nel programmare ferie e assenze, ma serve molta organizzazione. La domenica, dopo le gare, torno a casa e il lunedì lavoro e preparo i dolci».

Dunque, come dicevamo, una vita abbastanza frenetica, forse per chi ama l’azione e la velocità non è troppo sorprendente, ma servono caparbietà e rigore, anche nella gestione dell’alimentazione e degli allenamenti. Roberta è seguita da una nutrizionista e si impegna molto nell’attività fisica. «In moto riesco ad andare poco, sia per i costi, sia perché non ho una moto mia, e d’inverno anche per il discorso del clima, ma l’allenamento fisico è quotidiano. Durante il Covid sono riuscita a organizzare un piccolo spazio attrezzato a casa, e riesco a fare attività anche lì, oltre che in palestra o facendo corsa, incastrando tutto e gestendomi con i tempi».

Il mondiale si disputerà con tutte le pilota in sella alla stessa moto, una Yamaha R7, un aspetto che garantirà condizioni di parità dal punto di vista tecnico. Inoltre si svolgerà in concomitanza al Campionato Superbike, sfruttandone l’eco e la copertura mediatica. Il fatto di dare finalmente una dimensione ufficiale e internazionale alla competizione potrà aiutare queste professioniste a ottenere maggior visibilità e quindi maggiori guadagni da sponsor e finanziatori, magari riuscendo così a dedicarsi solo alla propria carriera sportiva, come d’altronde già avviene per i piloti.

@Roberta Ponziani

Roberta, che fa parte del team Motoxracing, ha già effettuato alcuni test sul circuito “Marco Simoncelli” di Misano, dove a metà giugno si terrà la prima competizione del mondiale, seguiranno poi Donington Park Circuit (Gran Bretagna) in luglio, Autódromo Internacional do Algarve (Portogallo) e Balaton Park Circuit (Ungheria) in agosto, Cremona in settembre e infine Jerez-Angel Nieto (Spagna) in ottobre.

In conclusione alla chiacchierata le chiediamo se ha un cibo preferito per il post gara o con cui festeggia le vittorie, e Roberta, che è una ragazza riservata, conferma di non dedicarsi a particolari festeggiamenti, e confessa anche di non essere golosa e di non avere particolari vezzi alimentari. Tranne uno, e nel calore della sua voce si sente l’affetto che prova parlandone: «Tranne i bocconotti, quelli tradizionali: per quanto ne cucini grandi quantità quasi tutti i giorni, non mi stancano mai, ecco, di quelli ne posso mangiare sempre e di continuo!». E dopo aver avuto la fortuna di mangiarne qualcuno anni fa non lo mettiamo in dubbio, provare per credere!

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