La settimana del Festival di Gastronomika è il periodo dell’anno che tutti noi aspettiamo con più trepidazione: perché è il momento in cui tutti i nostri sforzi, le nostre ricerche e il nostro affannarci diventano reali e finalmente il nostro lavoro è visibile.
Siete lì, con noi, e ci dimostrate ancora una volta che quello che abbiamo iniziato a fare ad aprile 2020, fondando Gastronomika, ha avuto davvero un senso, buono.
I nomi che ci accompagneranno nell’avventura di domenica sono prestigiosi: da Carlo Cracco a Giancarlo Perbellini, da Ludovica Rubbini a Luca Sofri, da Claudio Liu a Marcello Brunetti e tanti tanti altri. Come sempre, i temi scelti sono interessanti per il pubblico ma approfonditi anche per i professionisti del settore: proviamo, così come facciamo anche sul nostro giornale, ad accompagnare la riflessione a un punto un po’ più alto, così che tutti abbiano gli strumenti giusti per comprendere meglio questo settore così frequentato ma trattato spesso in maniera superficiale.
Quest’anno siamo ancora più emozionati perché il Festival è più ricco e denso che mai: abbiamo affiancato ai tanti talk e alle tante occasioni di riflessione sul settore, con i suoi più significativi professionisti, anche due novità.
La prima è il collegamento con New York, che ci terrà compagnia nel pomeriggio di domenica e attiverà un fil rouge con i giovani italiani che lavorano negli Stati Uniti, che ci racconteranno come vivono la professione e come affrontano i cambiamenti del settore fuori dall’Italia.
La seconda è uno spazio di formazione che esce dai consueti canoni della ristorazione per andare a dialogare con il mondo dell’architettura: con questo laboratorio vogliamo aiutare chi sta per aprire un ristorante a lavorare al meglio anche sul fronte design e layout, e lo facciamo con tre professionisti d’eccezione.
Il lunedì 20, invece, spazio al nostro ormai tradizionale hackathon: il momento in cui più di duecento under 40 si confronteranno ai tavoli di discussione, per condividere pensieri, idee e – speriamo! – soluzioni e visioni per un futuro che regali a questa bistrattata professione un orizzonte nuovo.
Siamo felicissimi di ospitarli, e di vedere per la terza volta tanto entusiasmo e tanta partecipazione.
Ma siamo felicissimi (io in particolare!) di avere nella nostra libreria un nuovo libro, che potrete sfogliare proprio durante il Festival per la prima volta: si intitola “Il senso buono” ed è un saggio che prova a fare ordine nella complessità. Non vediamo l’ora di sapere che cosa ne pensate!
Durante tutto il Festival tanti i partner che ci affiancheranno e che saranno protagonisti di incontri, degustazioni, assaggi: perché il Festival cresce solo se anche tante aziende decidono di essere con noi e di sostenere la nostra idea di comunicazione.
Noi, come sempre, faremo del nostro meglio per accogliervi tutti e per dare a chiunque verrà un punto di vista nuovo per guardare il mondo del cibo, del vino, della mixology e dell’hôtellerie.
Vi aspettiamo!