Game changerZelensky chiede ai paesi occidentali di togliere i limiti all’uso delle loro armi contro la Russia

«Se vogliamo vincere, se vogliamo prevalere, per salvare il nostro Paese e difenderlo, dobbiamo eliminare tutte le limitazioni», ha detto il presidente ucraino a Washington, durante il summit per il settantacinquesimo anniversario della Alleanza atlantica

LaPresse

Volodymir Zelensky ha chiesto ai suoi alleati della Nato di rimuovere le restrizioni sull’uso delle armi a lungo raggio contro obiettivi in Russia e di accelerare la consegna dei nuovi aiuti. Durante il summit per il settantacinquesimo anniversario della Alleanza atlantica, il presidente ucraino ha sottolineato l’importanza di eliminare tutte le limitazioni sull’uso delle armi donate, sostenendo che la Russia non è soggetta a tali restrizioni e che una simile libertà per l’Ucraina potrebbe essere decisiva nel conflitto. «Se vogliamo vincere, se vogliamo prevalere, per salvare il nostro Paese e difenderlo, dobbiamo eliminare tutte le limitazioni».

Finora i membri della Nato hanno mostrato posizioni diverse riguardo all’uso delle armi fornite all’Ucraina. Alcuni paesi permettono a Kyjiv di colpire obiettivi profondi nel territorio russo, mentre gli Stati Uniti hanno adottato un approccio più cauto, consentendo l’uso delle loro armi solo entro i confini russi e solo contro obiettivi che supportano direttamente le operazioni militari russe in Ucraina. Il presidente americano Joe Biden ha sottolineato l’importanza di una strategia prudente, valutando quotidianamente l’uso delle armi per garantire che rimanga logico e misurato. Ma secondo il capo di gabinetto di Zelensky,  Andryi Yermak, rimuovere le restrizioni sarebbe un vero «game-changer» per le sorti della guerra. 

Nel frattempo, il presidente degli Stati Uniti ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti da duecentoventicinque milioni di dollari per l’Ucraina, incluso un sistema missilistico Patriot per rafforzare le difese aeree del paese, missili antiaerei Stinger, munizioni per sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità (Himars) e altri proiettili di artiglieria.

A margine del summit la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito che l’Italia continuerà a sostenere l’Ucraina contro la guerra di aggressione russa finché sarà necessario: «La posizione italiana è chiara nel mondo. L’Italia sarà al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario. Il sostegno a Kyjiv non vuol dire che l’Alleanza Atlantica sia in guerra con Mosca. A chi dice che se si continua a inviare armi si alimenta la guerra, dico che dipende dalle armi, la difesa antiaerea è il modo migliore perché consente di difendere obiettivi civili ed evitare un’escalation».

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