In Emilia Romagna il maltempo ha provocato l’esondazione dei fiumi Lamone, Marzeno e Senio che hanno superato i massimi storici, causando allagamenti in varie aree e costringendo migliaia di persone a lasciare le proprie abitazioni, in particolare nella provincia di Ravenna, già colpita lo scorso anno da due gravi inondazioni. Anche nelle province di Forlì e Bologna le intense piogge hanno causato gravi disagi, con centinaia di sfollati e strade sommerse dall’acqua. Circa ottocento persone nel ravennate e quasi duecento nel bolognese hanno trascorso la notte in strutture di accoglienza improvvisate, come scuole e centri sportivi, mentre i sindaci hanno esortato i residenti delle zone più a rischio a rifugiarsi ai piani alti delle loro abitazioni o a evacuare del tutto.
Nel comune di Lugo, una rottura dell’argine del Senio ha messo in pericolo le zone di Lugo Sud e Lugo Est. Le autorità locali hanno invitato i residenti a prepararsi all’emergenza, salendo ai piani superiori con scorte di acqua, cibo e medicinali. Il Canale Emiliano Romagnolo è stato caricato dall’esondazione del Senio, con possibili ripercussioni nelle aree di Villa San Martino e Zagonara. A Castel Bolognese, l’esondazione del fiume Serio ha invaso il centro cittadino, aggravando la situazione già critica. Complessivamente, oltre un migliaio di persone sono state evacuate in tutta la regione. Le immagini diffuse sui social media mostrano le strade di Faenza invase dall’acqua e dal fango, con il quartiere Borgo, già colpito dalle alluvioni del 2023, nuovamente allagato.
Irene Priolo, presidente facente funzioni della Regione Emilia-Romagna, ha dichiarato che la situazione è sotto monitoraggio costante. Anche se è prevista una diminuzione delle piogge, i livelli di piena rimarranno critici nelle prossime ore.