Macchina del tempo Da Bertani si possono degustare annate di Amarone fino alla 1958

Dopo un lavoro di restauro degli spazi, l’azienda veronese ha lanciato due diversi percorsi di degustazione, anche attraverso le annate storiche della sua Library

The Library @Bertani
The Library @Bertani

“Storico” è un aggettivo il cui significato sembra semplicissimo, eppure cercandolo sul vocabolario si scopre che le sue accezioni possono essere in realtà molte. Certo, il contesto aiuta e in generale si sta sempre parlando di un qualcosa che è legato alla storia. Nel caso di un’azienda, ad esempio, quando la si definisce “storica” se ne indicano la longevità e magari l’importanza del ruolo che ha ricoperto nel corso del tempo. Ecco un’altra parola chiave, il tempo.

Fondata nel 1857 dai fratelli Giovan Battista e Gaetano, l’azienda Bertani – oggi parte del gruppo Angelini Wines & Estates – è una di quelle che in Valpolicella possono a tutti gli effetti essere definite storiche e, proprio con il tempo, ha un rapporto particolare. Nelle sue cantine, infatti, conserva quarantotto anni sotto forma di vini, un patrimonio difficilmente eguagliabile sul territorio. Quarantatré di queste annate sono state selezionate dal Master of Wine Nick Jackson e inserite in un progetto di catalogazione chiamato The Library, che racconta lo stile aziendale.

Da quest’anno, dopo un’opera di rivalorizzazione della struttura in collaborazione con lo studio romano Westway Architects, anche le tipologie di visita sono state rinnovate e la “biblioteca” temporale diventa accessibile, attraverso un tour dedicato, che prevede la degustazione verticale di sei annate, a ritroso fino alla 1958.

@Bertani
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Valorizzare la storia attraverso l’architettura
«Assecondare la storia, vivendola come un’alleata che racconta di un futuro sempre nuovo ma capace di esaltare i valori del passato». Descrive così la filosofia alla base dell’intervento Maurizio Condoluci, alla guida di Westway Architects. Il progetto è stato condotto con due criteri base, da una parte la creazione di una nuova architettura e dall’altra il restauro degli spazi preesistenti, attraverso il recupero degli elementi storici tipici del territorio (come le cromie sulle tonalità del rosso, rappresentative della città di Verona) e quelli da sempre presenti in azienda.

Così, ad esempio, le storiche arcate di un vecchio fabbricato sono state inglobate all’interno dei nuovi spazi, dando vita alla Sala Archi, da cui l’ospite viene accolto in un percorso visivo-museale che descrive alcuni frammenti della storia di Bertani. Ma non solo, lo stesso approccio ha permesso una trasformazione dei volumi che ha dotato Bertani di altre due aree di accoglienza, con diverse dimensioni e vocazioni, la Sala Fondatori e la Sala Torchi. A unire concettualmente e visivamente tutte e tre le sale, un unico pavimento in cemento acidificato di manifattura artigianale, che ricorda la funzione pragmatica e lavorativa di questi locali.

Dalla Sala Archi si scende nella cantina storica, attraverso scale decorate con ceste in vimini originali, una volta utilizzate per la vendemmia, e da una “arela” originale, una delle tipiche stuoie su cui tradizionalmente si mettono ad appassire le uve per l’Amarone e per il Recioto della Valpolicella. Una pratica ancora in voga da Bertani. «Abbiamo ripensato la percezione del luogo della cantina utilizzando elementi storici del lavoro e della produzione come strumenti del racconto di un passato che sostanzia il presente», spiega Condoluci.

@Bertani
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Due esperienze e la rarità della degustazione storica
Proprio dal lavoro di rivalorizzazione sono scaturiti anche due diversi percorsi degustativi oggi proposti ai visitatori, il tour Valpolicella Classica e il tour The Library Experience. «L’ospitalità in azienda rappresenta un veicolo di comunicazione della nostra storia», sottolinea Alberto Lusini, ad della cantina veronese. «Le visite che programmiamo sono il racconto di tutto quello che ci circonda: accompagniamo i nostri ospiti in un vero e proprio viaggio alla scoperta delle eccellenze locali».

Le due diverse modalità di visita, entrambe prenotabili attraverso il sito, prevedono un percorso guidato e differenti esperienze di degustazione, che attendono i visitatori in una delle nuove sale della cantina.

Il percorso Valpolicella Classica include quattro tra i vini più rappresentativi dai vigneti di Bertani in Valpolicella Classica, ciascuno nell’annata corrente: Valpolicella Classico Le Miniere di Novare, Valpolicella Classico Superiore Ognisanti di Novare, Valpolicella Ripasso Classico Superiore Catullo, Amarone della Valpolicella Classico. Con The Library Experience invece, si parte per un viaggio sensoriale alla scoperta della Library, grazie alla possibilità di degustare tre annate storiche di Amarone della Valpolicella Classico Bertani, ciascuna appartenente a una decade diversa, dal 2015 al 1958, con la possibilità di aggiungerne altre su richiesta. Un’opportunità che poche aziende in Valpolicella possono permettersi e che ancor più raramente è accessibile con un tour organizzato a chiunque ne faccia richiesta.

Anche da Bertani però ci sono le eccezioni e i percorsi di degustazione più esclusivi vengono proposti sono in occasioni particolari, dedicate ai winelover più affezionati, iscritti al Wine Club lanciato in primavera. Per veri amanti della Valpolicella e del suo Amarone.

@Bertani
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