Camillo di Christian RoccaFuoco amico

“Il momento Katrina di Obama”. Per Wolff siamo tornati a Carter, raffica di colpi dal NYT

“Fuoco amico” l’ha definito la rivista The Politico. E’ l’attacco arrivato dagli editorialisti del New York Times (e non solo) contro l’Amministrazione Obama. Ex fan ferventi, ora sono i più ferventi dei disillusi. Paul Krugman, Maureen Dowd, Thomas Friedman e Frank Rich non hanno fatto sconti al modo in cui il presidente sta affrontando la crisi economica. Il Time ha pubblicato anche un editoriale molto critico sulla politica di sicurezza nazionale di Obama, giudicata sotto alcuni aspetti “troppo vicina” a quella di Bush.
Il più duro è stato Frank Rich, l’editorialista dalla carriera recente caratterizzata dall’antibushismo militante. Il suo articolo di domenica, “E’ arrivato il momento Katrina?”, si chiede se la presidenza Obama sia già arrivata al punto di svolta negativa, che per Bush fu appunto la gestione dell’uragano Katrina: “Una visita piacevole da Jay Leno non sistemerà le cose. Il 90 per cento di tasse sui bonus dei banchieri non sistemerà le cose. Il licenziamento di Tim Geithner non sistemerà le cose. Fino a che Barack Obama non si prenderà cura della profonda rabbia degli americani dispiegando tutto il suo arsenale di intelligenza e abilità politica, la sua presidenza e, quel che è peggio, la nostra economia sarà paralizzata. Sarebbe stupido liquidare come un’iperbole l’allarme lanciato da Paulette Altmaier di Cupertino, California, in una lettera pubblicata settimana scorsa: ‘Obama non l’ha ancora capito, ma il ‘momento Katrina’ è arrivato’”.
Pesante anche il commento di Michael Wolff, firma di Vanity Fair e recente autore di una biografia di Rupert Murdoch. Il titolo dell’articolo, “Barack Obama è terribilmente noioso”, dice già tutto e invita il presidente “a comportarsi da uomo”. Wolff paragona Obama a Jimmy Carter, lo definisce “freddo, permaloso, imbarazzante, non divertente ed estremamente noioso. Pensa che tutto ruoti intorno a lui”; “non sa cosa dire, non riesce a entrare in sintonia. Le emozioni sono da una parte e lui sta dall’altra. Non sa trovare le parole adatte alla situazione”.