Si è conclusa Biennale Musica, il Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia. Fondato nel 1930, qui storicamente sono state presentate prime esecuzioni assolute importanti, di autori come Stravinskij, Prokofiev e Nono. Quest’anno, in otto giorni, più di ottanta brani di settantasei compositori, circa un terzo prime esecuzioni, e tanti appuntamenti tra concerti, installazioni, performance, laboratori e incontri.
Direttore di Biennale Musica è Luca Francesconi, nominato nel febbraio 2008. Ha ideato quattro stagioni ricche di proposte interessanti e nuove, nonostante le difficoltà, dovute il primo anno al poco tempo a disposizione per programmare una manifestazione così importante, gli ultimi anni ai pesantissimi tagli alla cultura.
Questa edizione era intitolata MUTANTI?: i passaggi tecnologici danno forma alla nostra storia e alla nostra cultura, vecchi e nuovi modelli si confrontano, e la dimensione intanto si fa globale..
Il festival si è concluso con una grande vogata rituale contro i tagli intitolata “Cultura in memoriam”. Partenza all’Arsenale con destinazione l’isola di San Michele, dove riposano le spoglie di Stravinskij e di tanti altri grandi della storia. Come un corteo felliniano, accompagnati da una banda volutamente sgangherata.
Leone d’oro alla carriera a Peter Eötvös e Leone d’argento, dedicato ai più giovani, all’ensemble milanese RepertorioZero, specializzato nell’uso della nuova liuteria elettronica: a Venezia hanno suonato, tra gli altri, Steve Reich, Different Trains.
Luca Francesconi parla di Biennale Musica 2011 oggi alle 12 a Note d’Autore, Radio Classica, per frequenze e streaming www.radioclassica.fm.