Viva l’ItaliaOnorevoli? Pizza 100 euro, caffè con cornetto 15 euro

“Sono onorevole”. Benissimo: “Fanno 15 euro per caffè e cornetto della mattina e 100 euro per pizza più birra”. Una fotocopia invece costa 10 euro, mentre un salto dal parrucchiere per messa in pie...

“Sono onorevole”. Benissimo: “Fanno 15 euro per caffè e cornetto della mattina e 100 euro per pizza più birra”. Una fotocopia invece costa 10 euro, mentre un salto dal parrucchiere per messa in piega e colore, 300 euro.

Questa la geniale trovata dei commercianti napoletani che stanno adeguando i prezzi dei loro prodotti allo stipendio mensile dei parlamentari. Tutto nasce come reazione allo scontrino della mensa del Senato condiviso dagli utenti di Facebook che ha mosso una grande ondata di sdegno e proteste. Palazzo Madama si è affrettato a pubblicare un comunicato stampa per chiarire l’equivoco: “Si ricorda che dal 31 agosto scorso i prezzi del ristorante dei Senatori sono stati ricondotti ai livelli di mercato. Cosa diversa dal ristorante dei senatori è la mensa del personale. Ad essa hanno accesso tutti coloro che lavorano in Senato: i dipendenti dell’Amministrazione e dei Gruppi, il personale a contratto e il personale militare e di sicurezza”.

Solo che i commercianti partenopei non hanno nessuna intenzione di fare marcia indietro perché “ A noi non ce ne può fregar di meno, è sempre una cosa che riguarda il Senato. Rimane lo scandalo… politici o personale è uguale”. E il simpatico barista mi domanda: “Perché i dipendenti del Senato sono migliori dei muratori”? A voi la risposta.

Certo è che gli studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Aquila hanno lo stesso fardello dei muratori: il pranzo al sacco. L’ideale in caso di temperature polari come quelle che ci sono in Abruzzo durante il periodo invernale. Chi non vorrebbe mangiare un triste tramezzino per affrontare le ore di lezione pomeridiane? Resteranno un intero anno accademico senza servizio mensa e senza la possibilità di raggiungere in tempi utili le altre mense Adsu della città e, dulcis in fundo, non sono presenti né previste forme di convenzione tra l’Adsu e tavole calde presenti nel Nucleo Industriale di Bazzano, dove attualmente si trova la facoltà in questione.

Va meglio ai futuri ingegneri dell’Università di Bologna che pagano per i primi piatti 1,96 euro (mentre alla mensa del Senato le trofie con asparagi e speck costano 0,87) i secondi 2,30 euro, i contorni 0,98 centesimi, l’acqua 0,59 centesimi, la frutta 0,49 centesimi il pane 0,34. I dolci non ci sono ma sappiamo che una fetta di torta della nonna al Senato, costa 0,87 centesimi.
Del resto con tutto quello che guadagnano gli studenti a fine mese, possono anche farlo un salto in pasticceria.

Viva l’Italia!

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter