A Floris le telefonate di Berlusconi facevano comodo. Il leader del Pdl assicurava a Ballarò delle notizie che l’attuale presidente del Consiglio non vincola e veicola attraverso uno specifico media. Martedì scorso Monti ha presentato i propri provvedimenti lontano dagli studi televisivi. Il discorso, ripreso poi da web e carta stampa, è stato trasmesso solo dai canali all news. Floris ha, di fatto, bucato la notizia e trascurato l’elemento Diretta.
Il volto RaiTre è una delle tante vittime mediatiche di Monti. In meno di un mese il presidente del Consiglio ha staccato la spina ai tg nazionali (già logorati da un fanatismo pro o contro Silvio) e minato la credibilità di Fabio Fazio.
L’esecutivo, infatti, è stato presentato dopo le 13.40. Il tg1 Minzolini, per la prima volta nella sua storia, non ha potuto misurare le parole e ha dovuto raccontare i fatti senza un’elaborazione democristiana. La presentazione della manovra, invece, è avvenuta di domenica sera. Mentre Elsa Fornero crollava davanti all’inefficienze del Governo precedente Bersani, a Che tempo che fa, dimostrava di non essere un’alternativa credibile. Con il segretario del Pd Fazio è stato il megafono della sinistra stonata che non ha fatto proprie le richieste elaborate dal movimento Vieni via con me.
Il mercato, oggi, rigetta tutti gli studenti che hanno limitato il proprio percorsi di studi alla specializzazione in Berlusconismo.