Chi parla maleCosa succede se un (bravo) giornalista qualunque si candida alla direzione del Tg1?

Quando un giornalista deve entrare in Rai dall'esterno senza concorso lo si assume con la motivazione della «chiara fama». Cioè devi esser noto (a chi?). Meglio se hai scritto un libro. Ovviamente ...

Quando un giornalista deve entrare in Rai dall’esterno senza concorso lo si assume con la motivazione della «chiara fama». Cioè devi esser noto (a chi?). Meglio se hai scritto un libro.
Ovviamente la motivazione vera in molti casi è il padrino politico di riferimento.
Ma la «chiara fama» spiega l’iperattivismo di certi colleghi che ad ogni cambio d’assetto si affrettano a scrivere libri, fare convegni, acquisire improbabili “cattedre” pseudouniversitarie o premi giornalistici di dubbio valore.
Va così in Italia e no, non è la Bbc, potremmo dire guardando il caso di Augusto Minzolini, un tempo temuto cronista politico, oggi impersonificazione del Male armato di carta, penna e tesserino di iscrizione all’Albo. Va così.

Oggi che il “Minzo” è andato via, rimosso dalla Rai per una vicenda di rimborsi spese che finirà davanti al Tribunale del Lavoro, lasciando un tg al 20 per cento di share, dato assolutamente negativo, al suo posto c’è Alberto Maccari, per un periodo di tempo, si immagina, limitato.
Ma quest’interim finirà e allora come sceglieranno il nuovo direttore? Chiara fama?
E se scegliessero un interno? O se proprio dovessero scegliere un esterno, perché non un lavoratore bravo e brillante con esperienza televisiva? Dove si inviano i curriculum?
A questo avrà pensato, Wolfgang Achtner, classe 1950, americano di nascita e ora corrispondente dall’Italia per una serie di testate.
Wolfgang, che io conosco per un bel documentario su Nanni Moretti, ha un curriculum rilevante: 8 anni da freelance per la CNN e undici come reporter/producer per la ABC insieme ad un sacco di altre cose (libri, docenze universitarie e così via).
E così ha aperto la mail e ha mandato a me (presumo anche ad altri) questa letterina:

Caro Ciro,

Ti comunico che approfittando dell’attuale momento di confusione, ho deciso di candidarmi alla direzione del TG1 della Rai. Sono consapevole di non avere nessuna entratura politica, ma dato che occorre ricostruire il TG dopo la disastrosa direzione di Minzolini, semmai qualcuno lo volesse davvero, ritengo di essere la persona piu’ qualificata per poterlo fare.
Ovviamente, so che in questo momento i partiti si trovano in difficolta’, tanto e’ vero che non hanno potuto accordarsi in fretta e furia sul nome di un sostituto per Minzolini, e che Maccari dovrebbe restare soltanto sino alla fine di gennaio. Proprio per questo, se riuscissi ad ottenere un appoggio consistente dal web, ritengo che – per assurdo che sembri – la mia candidatura potrebbe anche essere presa in considerazione.

Io fossi nei capoccia della Rai un pensierino ce lo farei. Ci pensi, sparigliare così i giochi? E poi, Wolfgang mi scuserà per il tono, ma peggio di quanto fatto finora non si può fare.
Perché non provarci?

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