TeardropDentro l’Opus Dei: Ici, Imu e gli altri privilegi del Vaticano

“Lo sgravo fiscale è solo uno dei privilegi che lo Stato concede alla Chiesa cattolica. Attraverso i movimenti ecclesiali la Chiesa esercita, di fatto, un potere temporale che non sempre gli compet...

“Lo sgravo fiscale è solo uno dei privilegi che lo Stato concede alla Chiesa cattolica. Attraverso i movimenti ecclesiali la Chiesa esercita, di fatto, un potere temporale che non sempre gli compete”. Emanuela Provera ha scritto Dentro l’Opus Dei per Chiarelettere. 
“Grazie alle lobby che i movimenti ecclesiali hanno costruito, la Chiesa cattolica può ricevere cospicui finanziamenti pubblici e privati nei settori della scuola e della sanità”.
Il futuro del San Raffaele, l’ospedale fondato da don Verzè, dipende dallo Ior, l’Istituto per le Opere di Religione. La banca vaticana, insieme al gruppo Malacalza, si è offerta per evadere tutte le passività maturate dalla struttura. 
“A Milano l’Opus Dei conta su un patrimonio immobiliare stimato tra i 300 e 400 milioni di euro”. L’esenzione dell’Ici concessa alla Chiesa cattolica priva lo Stato di 700 milioni di euro ogni anno.

”Gli immobili che l’Opus Dei gestisce attraverso le intestazioni indirette sono solo una parte del patrimonio della prelatura perché attraverso le iniziative culturali, assistenziali e formative può accedere a finanziamenti pubblici. L’Opus Dei ha potuto beneficiare di 900 milioni di euro che Letizia Moratti ha stanziato come ministro dell’Istruzione. I collegi universitari pubblici sono stati equiparati a quelli privati. La metà di queste strutture, in Italia, fanno capo alla prelatura. L’università Campus Bio Medio di Roma riceve finanziamenti sia dalla Regione Lazio che da enti privati come la Campus Bio Medico Spa tra i cui azionisti figura l’attuale Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera”.

“Le fondazioni e le associazioni dell’Opus Dei non hanno azionisti quindi l’obbligo di pubblicare un bilancio”. Nel 2002 lo Stato ha depenalizzato il falso in bilancio. Ogni anno in Italia 120 miliardi di euro sfuggono al controllo fiscale.

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