Chi parla maleNapolitano informale e deciso: il discorso di fine anno

Mai visto un presidente così "sciolto" nel discorso di fine anno, come il Napolitano 2011-2012. Anche nella comunicazione non verbale, con le mani tenute in maniera asimmetrica (una più giù dell'a...

Mai visto un presidente così “sciolto” nel discorso di fine anno, come il Napolitano 2011-2012.

Anche nella comunicazione non verbale, con le mani tenute in maniera asimmetrica (una più giù dell’altra), due tipi di inquadrature – una tre quarti alternata a un primo piano deciso – il Presidente ha parlato di questa fase dura per gli italiani.
E praticamente ci ha detto due cose: la prima è che la “fase due” del governo Monti non sarà meno dura della manovra or ora approvata. E la seconda cosa è che la sfida è convincere l’Europa a riconoscere il lavoro portato avanti dall’Italia in questi ultimi mesi.

Governo, Italia, fiducia le parole ricorrenti del discorso (l’immagine è una tag cloud delle ricorrenze del testo) che trovate integralmente qui, sul sito del quirinale.

Edit del 1 gennaio: ecco, l’Auditel oggi ci dice che il discorso di Napolitano è stato seguito da oltre 13 milioni di telespettatori dato leggermente superiore a quello dell’anno precedente e che conferma l’attenzione degli italiani per questo tradizionale appuntamento con il capo dello Stato. Nella nota d’agenzia un particolare rilievo al lavoro di Rai Quirinale. Dice «che ha presentato Giorgio Napolitano in una scenografia nuova, più austera e solenne, in sintonia con il momento». La scenografia magari era austera (beh non ricordo scenografie di lustrini e boa di struzzo al Quirinale) ma il Presiente era piuttosto sciolto e “informale”. Ha parlato, come sempre, dalla sua scrivania, nello Studio alla Palazzina del Quirinale. Sullo sfondo, il tricolore, la bandiera dell’Unione Europea e lo stendardo del Quirinale, ma col tavolo completamente sgombro, eccetto per la copia autentica della Costituzione, sulla sinistra, non sempre inquadrata.

Ecco, via Twitter @nomfup rilancia una foto del Presidente di ieri.

Cravatta rossa, fogli sul tavolo, dietro bandiera e arazzo. Essenziale è la sua gestualità: da buon partenopeo, ne ha fatto grande uso.