Bussola cineseAttenzione ai dati e statistiche pubblicati in Cina!

Riporto qui di seguito una notizia trovata ieri su Bloomberg: L'ufficio nazionale di statistica cinese ha rilevato grosse imperfezioni nei dati di produzione riportati da diversi hotel, miniere di ...

Riporto qui di seguito una notizia trovata ieri su Bloomberg:

L’ufficio nazionale di statistica cinese ha rilevato grosse imperfezioni nei dati di produzione riportati da diversi hotel, miniere di carbone e produttori di alluminio provenienti dalla città di Heijin, nella provincia dello Shanxi. I numeri forniti per il 2011 all’ufficio di Pechino sarebbero stati “seriamente falsificati” su ordine di ufficiali locali. Nel complesso, secondo Bloomberg, nel 2011 le 31 province cinesi avrebbero riportatto un Pil di 51,8 mila miliardi di yuan, 4,6 mila miliardi superiore rispetto al dato nazionale. L’istituto statistico nazionale dell’ex-Celeste Impero sta perciò portando avanti un impegno costante per aumentare la fiducia della nazione nella sua capacità di rilevare i dati e correggere gli errori.

Ricordo che nel 2007 il governo cinese aveva mandato addirittura 20 mila ispettori in diverse provincie a verificare dati e statistiche, proprio perchè il governo stesso non si fidava delle amministrazioni locali.

Quando vedo le nostre agenzie, come l’ICE ma anche il governo italiano, pubblicare informazioni e dati % basate sulle fonti ufficiali del governo cinese, ecco che inizio a preoccuparmi. Io non ci credo. O almeno, dobbiamo prenderle con le pinze e se siamo interessati, fare verifiche incrociate partendo dalle industrie che generalmente hanno i valori e dati reali rispetto a quelli gonfiati pubblici.

E’ proprio per questo motivo che molte multinazionali come Coca Cola, Siemens, ABB, Intel, Nokia, Volkswagen, etc. hanno dei centri studi interni sulla Cina, proprio perchè ci si è resi conto del gap tra dati ufficiali e quelli reali. A noi italiani manca questo, la volontà di andare oltre e di capire meglio.

Non perchè ci sia dolo da parte delle autorità centrali cinesi a falsare i dati, ma perchè sono le amministrazioni periferiche che spesso drogano i numeri per vari motivi. Come se ogni anno, provincie grandi quanto la Germania o peggio, come Francia e Germania messi assieme, mentissero all’ Unione Europea sui dati di bilancio, produzione, ect.

Da qui parte l’invito che noi facciamo a tutte le aziende che affrontano la Cina, di analizzare il mercato e il settore di riferimento in maniera indipendente, e spesso emergono delle sorprese che potrebbero far cambiare completamente la strategia nel paese.

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