Nel 2010 scrivevo qui il testo che trovate qui sotto, in occasione del primo lancio di iPad. Mi ponevo da subito dubbi per i consumatori, e sottolineavo che immediatamente i prezzi degli ebook avrebbe subito un’impennata. Oggi che l’ipotesi di un cartello tra editori (Apple tra questi) sarebbe addirittura stata avanzata come accusa dal governo Usa (così riporta il wall Street Journal), vale forse la pena di ritornare a quando tutto iniziò.
2 aprile 2010
Mancano poche ore alla commercializzazione di Apple iPad negli USA e i media statunitensi già speculano se gli stock iniziali andranno esauriti in occasione del primo weekend. Personalmente sono orientato per la versione da 64GB senza connessione 3G. Mi sono convinto che iPad sia un dispositivo indoor e, in quanto tale, non necessita di una SIM per collegarsi al resto del mondo. Dovessi portarlo on the road immagino seguirò la stessa “filosofia” adottata per iPod touch: copioso trasferimento di contenuto prima di abbandonare le mura domestiche.
È però ancora presto per parlare di iPad nonostante la copertura media sia stata massiccia nei giorni antecedenti e successivi al lancio e anche ultimamente in previsione della commercializzazione. Un aspetto invece che non ha ricevuto la giusta attenzione riguarda l’azione disruptive svolta da Apple nel settore dei libri in formato elettronico. Il modello di business definito agency model prevede che sia l’editore a stabilire il prezzo di vendita e che a Apple – il distributore – venga conferita una percentuale del 30%. Fin qui nulla da eccepire.
Preoccupati di vedere il proprio business ridursi come successo alle etichette musicali, gli editori si sono dati come obiettivo quello di alzare i prezzi di vendita al pubblico rispetto allo standard stabilito da Amazon.com. La strategia commerciale di Amazon.com sul tema ebooks è stata molto chiara fin dall’inizio: $9.99 per download (o titolo). Questo importo comportava una perdita da parte del retailer di Seattle, ma – per definizione – di certo non un impatto negativo sui conti degli editori.
L’avvento di iPad ha fornito agli editori l’opportunità di innalzare il prezzo di riferimento a $14.99 di fatto obbligando Amazon.com ad adeguarsi, cosa che è avvenuta nelle settimane successive all’annuncio Apple del 27 gennaio 2010.
Dal 3 aprile, data di commercializzazione di iPad, i consumatori americani potranno contare quindi su una seconda fonte distributiva di ebooks – ma le alternative in tema di eReaders abbondano – sapendo però che da questo momento in poi pagheranno mediamente $5 in più rispetto al passato recente. Stesso libro in formato elettronico, quasi il 50% di incremento del costo. Sarà forse una mossa astuta per qualcuno, non troppo per gli ebook-buffs, però!