Strategie, dividendi, debito e rischi di approviggionamento. In vista della prossima assemblea dell’Eni, Linkiesta mette a disposizione degli azionisti alcuni spunti utili come punto di partenza per chiedere conto agli amministratori del loro operato. Agli azionisti spetta per legge il diritto di porre domande anche in forma scritta agli amministratori della società, nei termini previsti dall’avviso di convocazione.
I lettori sono invitati a contribuire con proprie osservazioni e domande, che verranno progressivamente integrate nel Vademecum.
I numeri di Eni (dati in miliardi euro) |
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Ricavi | 109,5 (+11%) |
Mol | 18 (+2,1%) |
Utile netto | 6,89 (+9%) |
Dividendo | 1,04 euro per az. |
Data assemblea | 30 aprile 2012 (1a convocazione) |
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Strategie e gestione dei rischi
- In merito allo scorporo della Snam, il management ritiene che ci sarebbe più creazione di valore attraverso l’assegnazione delle azioni agli azionisti o tramite una vendita al Tesoro?
- Aumentano gli investimenti a 59,6 miliardi di euro, mentre il grosso del debito del gruppo è in Snam RG. Con il deconsolidamento di Snam il rapporto tra debito e patrimonio netto scenderebbe da 0,46x a 0,3x e la redditività sale al 10 per cento. Eni diventerà una oil company pura?
- Dall’integrazione delle operazioni si avrà un miglioramento del risultato operativo, al 2015 di 200 milioni di euro. Qual è la redditività del gas visto che il piano prevede un aumento del 28% dei clienti retail al 2015?
- Quali misure sono state adottate per evitare che, in situazioni di crisi in paesi ad alto rischio geopolitico, le attività e gli impianti della società siano lasciate senza alcun presidio di controllo e sorveglianza?
Performance e remunerazioni
- Il dividendo è previsto in crescita annua del 4% da qui al 2015, anche senza Snam. Attraverso quali business la società ritiene di mantenere questo impegno?
Governance
Parti correlate