Una voce poco faGiorgio Jannone vuole la guerra in Ubi banca

Una voce poco fa mi ha detto che Giorgio Jannone, parlamentare Pdl e promotore dell’Associazione azionisti di Ubi Banca, vuole andare alla guerra contro l’establishment che controlla l’istituto lom...

Una voce poco fa mi ha detto che Giorgio Jannone, parlamentare Pdl e promotore dell’Associazione azionisti di Ubi Banca, vuole andare alla guerra contro l’establishment che controlla l’istituto lombardo. Domani si riunirà il direttivo dell’associazione per decidere la strategia da adottare alla prossima assemblea, prevista per fine aprile, e c’è chi dice che l’intenzione sia quella di partecipare con una lista unitaria che riunisca anche i cuneesi, l’associazione del sindacato Uilca e la Fabi. Una potenza da 7mila iscritti che potrebbe mettere in seria difficoltà l’equilibrio dell’istituto guidato da Victor Massiah.

Proprio tre giorni fa i rappresentanti della Fabi – Gruppo Ubi hanno pubblicato un comunicato durissimo contro il management, evidenziando tra i vari punti dolenti «la situazione di chi ha percepito un bonus per andare in pensione per poi ricoprire lo stesso ruolo all’interno dell’azienda come Consulente. Trattasi infatti di violazione delle disposizioni Inps che comportano la revoca della pensione e la restituzione di quanto percepito». Una mossa, dicono, organizzata per evitare il rischio di avere troppe voci critiche in assemblea. Il livello (e il livore) dello scontro, insomma, si sta alzando. E Jannone potrebbe addirittura riuscire piazzare un uomo dei suoi nel board, dal quale, causa il recente divieto sui doppi incarichi, dovrà uscire Giovanni Bazoli.

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