Il luogo da cui scrivo il primo post del nuovo blog che da oggi curerò per Linkiesta e’ alquanto inusuale. Sono connesso dal wifi di un albergo di Stoccolma (dove trascorrerò una quattro giorni culturale e non solo…) e scrivo queste parole dall’ipad. Sono accompagnato da tre amici pressoché miei coetanei (poco più che ventenni). Tre-quattro volte l’anno organizziamo brevi soggiorni in capitali o grandi città europee per avvicinarci a nuove culture, conoscere modi di vivere diversi dai nostri, un modo per ampliare i nostri orizzonti e unire il divertimento all’apprendimento e a un’esperienza internazionale. Organizziamo questi viaggi low-cost cercando voli convenienti sui siti delle compagnie charter e quando troviamo qualche offerta prenotiamo. Siamo una generazione connessa, aperta con il mondo, con tante volontà di emergere (per quanto si dica dei giovani italiani), crediamo nell’importanza di andare oltre i confini nazionali senza pero’ mai rinnegare le nostre origini e dimenticare da dove veniamo. Immancabile compagno di viaggio sono uno o più libri da leggere. Questa volta ho portato un romanzo e un testo di saggistica per l’università. Qualche buon libro e’ un elemento immancabile in ogni viaggio. Un momento per interrompere lo stress e la fatica quotidiana, fermarsi in qualche angolo pittoresco delle città, in un parco, in una panchina e lasciarsi cullare da una piacevole lettura. La lettura per tanti giovani come me e’ qualcosa di rock, un modo non solo per trascorre del tempo ma un momento di arricchimento personale, di crescita culturale, un modo per immergerci in nuovi mondi, visitare paesaggi lontani, provare emozioni nuove. Questo blog nasce con l’obiettivo di cercare di promuovere la lettura tra i giovani raccontando storie, intervistando autori, editori, addetti ai lavori, segnalando libri interessanti. Vuole altresì essere un luogo dove scrivere di tecnologia, new media, dove raccontare delle tendenze del momento, il tutto con uno sguardo sempre rivolto al mondo della cultura, perché leggere e’ rock. TWITTER @francescogiub
29 Marzo 2012