Un aggiornamento sulle ultime cose qui ad Atene.
Ho scritto il post di stamattina su i poliziotti in affitto da uno Starbucks remoto (http://g.co/maps/u9dkp), unico posto in Mesòghion, uno dei grandi viali che portano vanno fuori dal centro di Atene, dove potessi avere una connessione comoda e un caffé. La Grecia che non si vede, o che si vede poco “andando in Grecia in vacanze per le isole”, è anche questi viali, un pò desolati che tagliano grandi zone residenziali e benestanti verso il nord della città: Psychikò (vecchia e nuova), Chalàndri, Aghia Paraskevì, tra gli altri.
Va bene, l’idea di andare da Starbucks in un paese che si suppone avere una ricca cultura del caffé (il kafenìo) non è il massimo. Ma lì era l’unico posto. E soprattutto era il posto di quartiere, era pieno di gente, e con tanti sono riuscito a parlare.
Sono riuscito convincere una signora a farmi avere un contatto con un impiegato del parlamento, suo conoscente, che forse mi ci farà entrare nei prossimi giorni. La stessa signora ha portato la mia attenzione al trafiletto sui poliziotti. Vari avventori mi hanno poi più o meno detto per chi voterebbero in caso di elezioni, e mi hanno dichiarato diverse varianti di sfiducia nella classe politica. Ma lì, nello Starbucks di una zona relativamente agiata, la sfiducia non era sfiducia disperata, né sfiducia rassegnata, quanto piuttosto una sfiducia che ostentava disillusione. I voti quasi tutti al centrodestra, in un caso perché la candidata della circoscrizione era una familiare. Last not least, ho avuto un primo indizio che le elezioni potrebbero infine tenersi il 6 maggio, notizia questa poi apparentemente confermata in seguito da internet.
Ho saputo solo dopo che, nella notte c’era stato un’attentato (http://www.ekathimerini.com/4dcgi/_w_articles_wsite1_1_09/04/2012_437076), al ministero per la riforma amministrativa e e-governance (tra l’altro a pochi minuti da dove sto). Non è stato ancora rivendicato, alcune fonti italiane ipotizzano che potrebbe essere ricondotto al gruppo terroristico “12 Febbraio” (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-04-09/atene-bomba-contro-ministero-112137.shtml?uuid=AbwNVMLF).
Un’ultima variabile: venerdì chiude tutto per la Pasqua ortodossa, quindi le elezioni (non so ancora se gli attentati) devono essere definitivamente annunciate prima, per poter esser celebrate effettivamente il 6 maggio.
Insomma, per tornare ai discorsi sull’aria di che si respira ad Atene, la situazione resta sospesa, e questo detta l’agenda dei prossimi giorni.