Primavera: tempo di Internazionali di tennis. Ritornano i tifosi con polo e maglioncino, i nostalgici di Sergio Tacchini (sponsor dell’evento) e i cultori della terra rossa. Anche quest’anno detterà legge la formula combinata, con tabellone maschile e femminile nella stessa settimana (12-20 maggio), per la regia della premiata ditta Federtennis-Coni Servizi, che andrà a spartirsi la torta di utili da quattro milioni di euro.
Soddisfatto il title sponsor Bnl, la cui casa madre Bnp Paribas ha investito 36 milioni di dollari tra Roland Garros, Indian Wells, Montecarlo, Coppa Davis e Fed Cup. Gongolanti pure i vertici di Federtennis, forti di numeri e dati dell’edizione 2012, con un fatturato di 17 milioni e l’accresciuta disponibilità di posti sugli spalti (24mila unità). A far gli onori di casa la radio ufficiale dell’evento (Rtl 102.5) e tre quotidiani (Corriere dello Sport, Gazzetta e Messaggero) che a vario titolo hanno sposato collaborazioni commerciali con il torneo. All’agguerrito schieramento mediatico si aggiunga pure Massimo Caputi, già mezzobusto di Quelli Che il calcio, nominato direttore della comunicazione.
Se non bastassero le star del tennis, con il triumvirato Djokovic-Nadal-Federer in testa, ci sarà anche una ricca dose di mondanità nel villaggio ultraglamour allestito al Foro Italico, trasformato per l’occasione in un trionfo di negozi, ristoranti, discoteche e privè. La gigantesca pista da ballo può inghiottire fino a diecimila persone e in cabina di comando sfileranno ospiti blasonati: da Martin Solveig a Satoshi Tomiie, passando per Skunk Anansie e Modà.
Tra racchette e champagne però, svetta anche qualche grana. Come l’interrogazione parlamentare presentata da una pattuglia di deputati, sponda Pdl, al ministro Gnudi. Il motivo? Far luce su bilanci, assunzioni e società partecipate della Federazione Italiana Tennis. In ballo ci sono i milioni di euro di contributi concessi al canale tv SuperTennis, lo stato dei conti delle società satellite F.I.T. Servizi, Mario Belardinelli SSD, Sportcast e le relazioni tra i membri alla guida delle stesse. Un pacchetto di dubbi già oggetto di un’inchiesta da parte di Ubaldo Scanagatta, opinion leader del giornalismo tennistico, nonché direttore del portale Ubitennis.
Ultimo, ma non per importanza, lo stato di salute del tennis nostrano che, tra circoli e tesserati, sopravvive con non poche difficoltà alla settimana patinata del Foro Italico. “Sotto il vestito degli internazionali, poco o niente”, titola un pezzo di Vecchiarelli sul Corriere della Sera. Perché poi, congedato il torneo, si ripropongono durante l’anno “i problemi per far sbocciare talenti, crescere giovani che possano scalare le classifiche mondiali, progettare uno sviluppo che tolga le ragnatele alle emozioni lontane che sapeva regalare Panatta”. Sì, bene, ma adesso spostatevi. Che cominciano gli Internazionali.