Tremonti, nell’intervista di oggi al Corriere della Sera, si scaglia contro la “manovra squilibrata” tutta “tasse e tariffe” del governo Monti, ma dimentica che l’impianto base dei tagli dell’esecutivo tecnico è stato tracciato già a novembre scorso in quella ormai famosa lettera inviata dall’ex premier Berlusconi all’Unione europea per spiegare gli interventi anti-default dell’Italia.
Cosa c’era scritto? Un passaggio, tra le altre cose, sembrerebbe oggi utile a capire che poco o nulla sia cambiato nei programmi di Via XX Settembre perchè, si sa, quella lettera fu spedita a Bruxelles dopo un lunghissimo esame dello stesso ex ministro Tremonti:
“Per rendere più efficiente, trasparente, flessibile e meno costosa la pubblica amministrazione tanto a livello centrale quanto a livello degli enti territoriali (oltre al vigente blocco del turnover del personale) renderemo effettivi con meccanismi cogenti/sanzionatori: a. la mobilità obbligatoria del personale; b. la messa a disposizione (Cassa Integrazione Guadagni) con conseguente riduzione salariale e del personale; c. il superamento delle dotazioni organiche. Contestualmente all’entrata in vigore della legge costituzionale recante l’abolizione e la razionalizzazione delle province è prevista l’approvazione di una normativa transitoria per il trasferimento del relativo personale nei ruoli delle regioni e dei comuni”.
Niente di nuovo sotto il sole o abbiamo sbagliato a leggere i libri di storia?