Alla fine di ogni stagione calcistica maggio è sempre il mese delle celebrazioni, per chi vince, o dei ricordi, per chi perde. Hanno ricordato Madrid gli intersiti, han ricordato Atene e Machester i milanisti in giornate in cui il ricordo dei trionfi allevia il morale per una stagione ricca di amarezze sul campo. Il 30 maggio è un giorno particolare anche per i tifosi del Nottingham Forest, oggi meteora in Championship ma in passato squadra gloriosa. Era il 1979 e, allora come quest’anno, la finale della Coppa dei Campioni si giocava a Monaco di Baviera. Di fronte due matricole del tempo: il Nottingham di Clough e il Malome, alla sua unica finale europea della storia. Gli inglesi avevano vinto il campionato l’anno precedente, prima e unica volta nella loro storia, ed arrivarono alla finale dopo una marcia trionfale nella quale batterono anche i campioni d’Europa del Liverpool. Più tranquilla la marcia degli svedesi che sulla strada della finale fecero fuori il Monaco, la Dinamo Kiev, il Wisla Cracovia e l’Austria Vienna.
Quel giorno di maggio, come lo scorso 19, Monaco divenne una piccola enclave inglese. I favori del pronostico sono tutti per la squadra svedese che in attacco puo contare sulla temibile coppia Cervin-Kinnvall, ma il Nottingham tiene bene nel primo tempo e ad inizio ripresa passa in vantaggio. Cross morbido di Robertson, palla in mezzo per Francis che scavalca la difesa svedese ed insacca per l’1-0. L’urlo è assordante e copre l’intera Monaco. Per la prima volta nella sua storia il piccolo club delle Midland è sul tetto d’Europa. Segurianno altri trionfi come la seconda Coppa dei Campioni l’anno successivo, poi un lento declino. Nel 1999 il club retrocede in Championship, nel 2005 scende addirittura il League One divenendo il primo club ad aver vinto una Coppa dei Campioni a scendere così in basso. La lenta risalita inizia nel 2008 con la promozione in Championship ma, dopo un paio di buone annate, coi playoff sfiorati lo scorso anno, la stagione appena conclusa ha riservato solo amarezze ai Garibaldi’s, così chiamati per le maglie rosse che, si narra, furono indossate in onore dell’eroe nostrano. Investimenti importanti e l’avvento di Mc Laren in panchina non sono stati sufficienti in questa stagione. Il club ha cambiato altri due tecnici e ha chiuso al 19° posto, ad un passo dal baratro. In attesa di tempi migliori anche le gesta dei ragazzi di Clough posson bastare per far tornare il sorriso ai tifosi dei Garibaldi’s.
30 Maggio 2012