Per gli operatori del settore immobiliare si sta avvicinando il più importante appuntamento fieristico dell’anno: l’edizione 2012 di EIRE – Expo Italian Real. Sarà sicuramente un momento importante di confronto e analisi della situazione immobiliare italiana tra gli operatori specializzati.
E sarà anche momento di proposte concrete.
Interessante in tal senso è l’iniziativa di Assoimmobiliare, che lancerà la proposta per una nuova “Legge Urbanistica Nazionale”; il documento è liberamente scaricabile, previo la semplice compilazione di un modulo, dal sito dell’Associazione. Cito dal comunicato stampa:
“(La finalità) è quella di rimuovere tutti quegli ostacoli ed impedimenti, involontario effetto di un complesso di norme che si sono susseguite e stratificate negli anni, in modo disomogeneo e spesso contradditorio per giungere ad un dibattito centrato su pochi aspetti fondamentali: la semplificazione, la trasparenza, la sussidiarietà e soprattutto la salvaguardia del territorio; bene essenziale e non rinnovabile.”
Ora, mi sembra sia un fatto importante, e che i media hanno sottostimato e dato scarsa o nulla informazione, salvo poi accorgersene fra qualche tempo, facendo quindi a gara con titoloni, inchieste e/o servizi.
Ricordo ai più che ancora oggi siamo in presenza di una legislazione statale che, in alcune parti, risale addirittura all’Unità d’Italia, in altre parti al periodo a cavallo tra fino ‘800 e primo ‘900, e che la legge fondamentale risale invece al 1942, mentre dal dopoguerra ad oggi sono state apportate delle modifiche sia prima che dopo l’avvento delle regioni ordinarie.
Vediamo ora di analizzare il documento e gli spunti in esso contenuti.
Glossario nazionale per il governo del territorio. Viene proposto un glossario terminologico ed operativo che consenta di parlare la stessa lingua in ogni regione e in ogni comune. Senza dubbio il punto di partenza fondamentale dato che, come ho citato in altri articoli, molto spesso il metro quadrato non è lo stesso metro quadrato in tutta Italia: assurdo e impensabile!
Informazioni territoriali. Assoimmobiliare propone di unificare le informazioni territoriali e riferite al territorio, rendendole disponibili a tutti i soggetti che operano sul territorio stesso. Le informazioni ci sono, e ormai gran parte, sono digitalizzate, quello che bisogna superare è la “gelosia” dei vari enti – che in talune situazioni si sovrappongono e creano “moduli di richiesta” su “moduli di richiesta” inutili – alla condivisione delle informazioni.
Principi generali. I principi generali verranno ripresi dalle direttive europee e dai più significativi esempi di leggi regionali nonché dai documenti di piani ai vari livelli. Il fine ultimo è di uniformare gli aspetti urbanistici, edilizi, ambientali e paesaggistici che nel tempo si sono dispersi in mille leggi e piani particolareggiati di settore.
Proprietà e diritto edificatorio. Viene proposta una distinzione tra proprietà e diritto edificatorio, riconoscendo al diritto edificatorio dignità di diritto reale.
Piano urbanistico locale e Piani attuativi. Lo strumento urbanistico locale dovrà essere descrittivo e dovrà esplicitare come migliorare le condizioni di un certo territorio attraverso azioni di conservazione o trasformazione dei luoghi. Si dovrà concretizzare attraverso Piani Attuativi all’interno dei quali si opererà tramite perequazione.
Il sistema di qualità urbana. Ogni atto di pianificazione e ogni progetto dovrà dimostrare di migliorare la qualità del territorio. Come? Con l’eliminazione del concetto di standard e di qualunque rigidità di zonizzazione e di valutazione puramente quantitativa.
Semplificazione in materia di procedure. Attraverso due strumenti: da un lato si garantisce la certezza dei tempi con la Conferenza dei Servizi permanente con effetto sostitutivo delle autorizzazioni; e dall’altro con il trasferimento delle competenze (ambiente, beni culturali, vincoli di varia natura) alle amministrazioni comunali rilevanti o agli accentramenti tra comuni.
Sussidiarietà tra pubblico e privato. Il programma di valorizzazione per gli immobili pubblici può essere sia di iniziativa pubblica che privata.
Accatastamento. Come condizione necessaria per la fruizione di servizi pubblici o di interesse pubblico, alla cui manutenzione deve contribuire chi sviluppa gli interventi.
Si poteva fare di più? Si poteva fare di meglio? Forse, ma l’importante è iniziare: troppo spesso ci si lamenta, in tanti ambiti, su aspetti e situazioni che non vanno, ma la protesta fine a se stessa, e soprattutto la negazione a priori, senza proposte, ha come unico fine l’autoalimentarsi.
E ora, dalle intenzioni bisogna passare alle azioni, dalle proposte alle risposte.