Colpo di taccoDelirio partenopeo, fenomenologia di un popolo…

Come da pronostico il Napoli ha vinto il suo primo trofeo dopo l'era targata Maradona ed alza al cielo una Coppa Italia che ha il sapore del riscatto sociale. Un trofeo ad una squadra, ma soprattu...

Come da pronostico

il Napoli ha vinto il suo primo trofeo dopo l’era targata Maradona ed alza al cielo una Coppa Italia che ha il sapore del riscatto sociale. Un trofeo ad una squadra, ma soprattutto ad un popolo, quello napoletano abituato a soffrire più che a gioire. Una vittoria che trasforma il rettangolo verde, in un luogo metafisico, dove dolore, sopraffazioni e bocconi amari sembrano non esistere più, catapultati via da un entusiasmo irreale che mischia le lacrime di gioia dei giocatori a quelle dei tifosi che, festanti, alzano la coppa a simboleggiare quanto Juventus-Napoli non è stata (e non sarà mai) una semplice partita di calcio.

Intanto nella città partenopea c’è un delirio festante ed anche io, da napoletano interista, mi sono trovato nell’impossibilità morale di non farmi contagiare da questo sentimento di euforia collettivo (vi basti pensare che sono entrato, senza alcun motivo plausibile. nel palazzo di uno sconosciuto e sono stato accolto con un bicchiere di spumante).

L’urlo di gioia continuerà ancora a lungo in città, dove i caroselli continuano a colorare strade e piazze

e sui social network, i tweet #napoli e #coppaitalia sono in cima alla classifica mondiale, su facebook, o quantomeno sulla home di ogni cittadino campano, i tifosi del Napoli hanno ottenuto il monopolio… vi lascio a scopo dimostrativo una serie (brevissima) dei commenti apparsi sulla mia:

Da quelli ebbri di felicità

Michele
Oje vita, oje vita mia, oj core e chistu core. Questo è il nostro battito immortale, il nostro canto universale. Alzate il volume e scaricatevi l’originale. E’ NAPOLI LA CAPITALE!

Arianna
Il rumore delle trombe e dei clacson mi stanno rincoglionendo del tutto…è da questa mattina che a Forcella city c’è questo simpatico sottofondo…

Pino
Poco fa ero a Piazza Trieste e Trento sotto la fontana con i ragazzini che , dopo esservi saliti sopra, facevano il bagno a chi, come me, erano di sotto…Per un momento ho pensato di far parte della Storia della mia città…Grazie mia amata Napoli per queste intensissime emozioni talmente forti che a momenti non riuscivo a trattenere le mie lacrime di gioia

a quelli scherzosi:

Antonio
Quanti litri d’acqua Uliveto dovranno bere Del Piero e gli juventini per digerire ‘sti due gol?

Marco
Cesare Ragazzi domani rivedrà una sua vecchia conoscenza… Conte… Hai perso tutti i capelli un’altra volta…

quelli passionari dedicati ai migranti napoletani:

Ilenia
questa vittoria del napoli la dedicherei a chi ha vissuto questa partita con maggiore intensità, perchè tifare Napoli è stato più di una questione calcistica. queste persone sono: quelli che per necessità vivono lontano da questa città, gli emigrati, a tutti quelli che stasera hanno lavorato e ancora lavorano e in generale a tutti quelli che non hanno potuto esultare con altri.

per finire con quelli che trasudano di riscatto:

Vittorio
La nostra gioia è sempre la nostalgia di come sarebbe potuta andare tutta la faccenda, da Masaniello in poi

Luca
stasera sto sfogando anni di delusione, quindi saro’ inopportuno, irritante, qualunquista, populista, non me ne frega nulla, e’ un attesa di 25 anni, per un paio di giorni potete sopportarmi, se proprio non ce la fate cancellatemi (da facebook)…

PS: Da registrare i fischi all’inno nazionale e il rigoroso silenzio durante il minuto di commemorazione. Un messaggio a chi rappresenta lo Stato ed un altro a tutti gli altri, perchè nonostante la crisi mondiale, la mafia, il terrorismo, le tragiche calamità naturali, siamo un popolo ricco di sentimenti di umanità, ed alla fine, sarà questo a salvarci…

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