GeniusLociDue Parole Chiare sull’Antipolitica

Non ci sentiamo, in tutta franchezza, di assegnare alla generatività una matrice politica specifica, rigidamente delimitata. Non si tratta di un'omissione tattica: è che, costruendo l'archivio, l'a...

Non ci sentiamo, in tutta franchezza, di assegnare alla generatività una matrice politica specifica, rigidamente delimitata. Non si tratta di un’omissione tattica: è che, costruendo l’archivio, l’abbiamo vista risuonare in modi diversi con sistemi di valori diversi. Noi stessi portiamo differenze: eppure, sulla generatività ben ci intendiamo. E di una cosa siamo sicuri: la generatività non è mai anti. La generatività è sempre attestazione, infatti, e mai negazione: affermazione di un mondo di vita nuovo, di un modo diverso di fare, di una nuova aspirazione all’essere. Ciò che è anti, al contrario, non attesta, ma nega: e negando, si lascia guidare da ciò che c’è già, non progetta, non apre al radicalmente nuovo. Se la generaticità disegna, “ciò che è anti” al massimo ricalca, pur tentando di invertire di segno. Ciò non significa che la generatività non si ponga mai contro: è in grado di farlo, anche in modo radicale e intransigente, ogni volta che una forma vuota le pone un freno, la blocca, ne soffocano le istanze. Ma il suo contrapporsi non è mai la sua ragion d’essere, che semmai trova in se stessa: al contrario, è una conseguenza inevitabile del suo continuo attestare.

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