Diciamolo forte è chiaro: non è vero che il terremoto potrebbe essere stato “attivato” da perforazioni in atto nella zona per l’insediamento di un mega deposito di gas. Lo so, sembra una banalità, ma a volte occorre puntualizzare anche le banalità.
Da dieci giorni questa bufala rispunta fuori a fasi e fortune alterne. Anche se, come tutte le bufale che si rispettano, si basa su una mezza verità.
È un fatto che nella zona dell’epicentro del terremoto è in realtà prevista la realizzazione di un megadeposito sotterraneo di stoccaggio del gas.
Ma sarebbe più corretto dire “era previsto”. Già il 22 maggio infatti il ministro Clini aveva precisato che «lo stoccaggio è un tema che va riconsiderato. Devono essere fatti ulteriori accertamenti».
Un altro fatto è che il mega deposito di gas sotterraneo è stato progettato da Erg Rivara Storage proprio a San Felice sul Panaro, nella stessa area del terremoto di questi giorni. E su internet da settimane circolavano le offerte di lavoro per “manager dello stoccaggio”.
Ancora, un fatto è che il Ministero dell’Ambiente aveva espresso a febbraio il parere positivo con prescrizioni alla perforazione di tre pozzi di ricerca, col parere contrario della Regione Emilia-Romagna, quest’ultima contraria fin dal 2007 all’intero stoccaggio (3,2 miliardi di metri cubi di gas in acquifero profondo, mai realizzato prima in Italia). Contrari anche i cinque Comuni coinvolti e proprio per il rischio sismico, che la Erg Rivara Storage però non teme: infatti ha sostenuto che la progettazione «ha tenuto conto della possibilità di terremoti di questa intensità, valutandoli come compatibili con la presenza di uno stoccaggio di gas».
Ed è un fatto, senz’altro, che i progettisti di questo per alcuni versi pserimentale sito, il terremoto non ha mai fatto paura. Secondo Savona news la Erg avrebbe affermato che “la zona di Rivara ha una sismicità di livello 3, cioè bassa. Il centro dei terremoti è sempre stato ad una profondità tra i 15 e i 20 km sotto terra, profondità che non interessa il deposito di stoccaggio gas.” Eppure le scosse di questo sciame sismico stanno avendo profondità mediamente di 5-6 km, in alcuni casi addirittura di solo un km (fonte Ingv). La perforazione si spingerà, se l’impianto verrà realizzato, fino a 2.970 metri di profondità con 19 pozzi di iniezione.
Guarda caso, scrivono sui siti e ripetono a decine su blog, post facebookiani e tweet, che il terremoto è arrivato proprio nell’area delle perforazioni. Ma le perforazioni non sono neanche mai iniziate.
Le teorie complottiste si sono scatenate, ma mi sa che stavolta è solo una coincidenza. Una coincidenza che probabilmente aiuterà un territorio a non avere un mega impianto impattante. E anche questo è un fatto.