Fisco e sviluppoL’oro delle banche centrali per uscire dalla spirale di tasse e debito? Si può fare

(ANSA) - ROMA, 30 MAG - A copertura degli interventi previsti a seguito del sisma in Emilia é stato deciso l' aumento di 2 centesimi dell' accisa sui carburanti per autotrasporto così come l' utili...

(ANSA) – ROMA, 30 MAG – A copertura degli interventi previsti a seguito del sisma in Emilia é stato deciso l’ aumento di 2 centesimi dell’ accisa sui carburanti per autotrasporto così come l’ utilizzo di fondi resi disponibili dalla spending review. Lo si legge nella nota di Palazzo Chigi. (ANSA).

Quando ho letto questa agenzia mi sono convinto di quello che andavo, come tanti amici, pensando da tempo. Non si può andare avanti con questo lento stillicidio di più tasse, meno crescita, più debito, più ritardi nei pagamenti della PA e nei rimborsi IVA, quindi meno crescita, più tasse e via così in una spirale mortale.

Come molti lettori de Linkiesta sono un convinto sostenitore della necessità di riforme strutturali, di cui la prima deve essere la spending review, ma la situazione è troppo deteriorata (a livello italiano ed europeo) per poterne, a questo punto, uscire senza un colpo di reni.

Il punto politico è ovviamente cosa e come. Una sola certezza il problema non è certo risolvobile con più spesa. Sarebbe infinanziabile. Quindi bisogna trovare qualche idea per aggredire lo stock di debito, rassicurare i mercati e dare le risorse a Repubblica Italiana almeno per pagare lo scaduto che lo Stato ha verso imprese e famiglie. Non si può andare avanti così a lungo è un loop che ci sta strangolando.

Cosa fare? Una mossa europea coordinata? L’Europa è troppo lenta per agire e la Germania troppo spaventata dalla prospettiva di diventare il pagatore di ultima istanza dei debiti altrui. La Signora Merkel, a torto o a ragione, sembra avere più paura di finire svenata dai noi free rider che di far saltare il banco tadesco (e le sue banche). Molto difficile che cambi idea a breve. Una patrimoniale? deprimerebbe l’economia e farebbe fuggire i capitali. Un intervento del FMI? Una finta soluzione perchè ci porterebbe a dover bloccare la movimentazione dei capitali e con quello sarebbe sancita sia la fine dell’Euro. Una toppa peggio del buco.

Il German Council of Economic Experts (vedi qui il link su The Telegraph) ha pensato ad un “Fondo Ammortamento Europeo Garantito” ispirato al fondo ideato da Alexander Hamilton negli Stati Uniti nel 1790 per gestire l’immane debito creato dalla guerra di indipendenza. L’idea, banalizandola, è un fondo di ammortamento del debito europeo usando anche l’oro delle banche centrali per garantire una parte del debito stesso. Questo fondo sarebbe in grado secondo gli ideatori di tranquillizare sia mercati che la Germania. A novembre quando venne lanciata questa idea non piaque alla Signora Merkel, anche se i tempi sembrano oggi cambiati.

E’ l’idea giusta? Sono tempi di guerra e se per non crollare bisogna impegnare l’oro facciamolo e se ci sono delle regole che lo impediscono cambiamole. Non si muore per delle regole (sbagliate). Poi che la politica (e tutti noi) ci dovessimo pensare prima e bene è altro tema ed altro post. Per adesso pensiamo ad uscire dalla spirale più tasse, meno crescita, più debito altrimenti ci schiantiamo.

twitter @actavecchio

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