pane digitalePerché Internet veloce serve a tutti (e Skype e Youtube sono importanti quanto l’eGov)

Prendo spunto dal commento di Sandro kensan sul mio post di ieri: Benissimo Federico, però tieni a mente che una grossa parte di italiani Internet non lo vuole, tieni presente che moltissimi giova...

Prendo spunto dal commento di Sandro kensan sul mio post di ieri:

Benissimo Federico, però tieni a mente che una grossa parte di italiani Internet non lo vuole, tieni presente che moltissimi giovani non sanno cos’è Internet e sanno solo accendere il pc per aprire il browser per andare su feissbuc. […segue parte sulla pirateria che affronteremo in un altro post] Vale la pena combattere per l’ADSL di queste persone? In fin dei conti l’importanza della Rete è quella di comunicare e per questo non è indispensabile farlo in 1080p basta poca banda.

È una delle obiezioni che mi vengono mosse più spesso soprattutto da quelli che “io usavo ftp nell’85, altro che Banda Larga”. Il problema è che troppo spesso tendiamo ancora ad etichettare tutta la parte multimediale, interattiva e condivisa della Rete come superflua, o di serie b perché destinata prevalentemente all’intrattenimento. Solitamente siamo soliti poi accostare questa Internet a 1080p con l’Internet delle idee, della comunicazione e dei servizi online che facilitano la vita. Come se un video su youtube avesse meno rilevanza comunicativa di una mail o un articolo su Linkiesta.

Il 41% degli Italiani non si è mai collegato nella sua vita. È un dato sicuramente negativo e non a caso Neelie Kroe, il vice presidente della Commisione Europea, non fa che ricordarcelo. Il problema della mancanza di competenze digitali, di consapevolezza delle opportunità della rete è ancor più problematico e grave di quello dell’alfabetizzazione informatica. Oramai chiunque potrebbe imparare ad utilizzare un tablet qualsiasi con poco sforzo. Perché non lo fanno e non accedono alla Rete? Semplice, perché non ne sentono la necessità.

Ma innanzitutto – ecco che arrivo al punto– queste necessità, l’impossibilità di comunicare, di sviluppare nuove opportunità di business o sviluppo sociale, non passano anche da progetti e idee in cui la banda larga è assolutamente necessaria? Le aziende, anche quelle piccole, delocalizzano per l’elevata tassazione, per difficoltà economiche; ma perdono clienti anche semplicemente perché non possono inviare un catalogo via mail e vengono battute sul tempo da chi il 56k non sa nemmeno cosa sia. E le persone che utilizzano solo feisbucc e megavideo (che è già stato chiuso) come possono iniziare a fare con Internet senza le condizioni necessarie?

Infine sostenere che l’Internet a 1080p, a banda larga, non sia necessario vuol dire dimezzare le possibilità che quel 41% si avvicini alla Rete per la prima volta, e che si sviluppino servizi “in standard definition” come ad esempio l’eGov. Una persona è più propensa a capire cos’è il web grazie a servizi di intrattenimento e comunicazione alternativi a quelli che già possiede (tv, radio, telefono). È difficile che qualcuno sottoscriva un contratto adsl per la prima volta per pagare le bollette.

Chiudo con un ultimo esempio pratico e reale: il mio vicino di casa, non più giovincello, è venuto a chiedermi “come si mette internet” per poter vedere su Skype i suoi nipoti in Germania, per poter vederne le recite scolastiche in attesa di poterli riabbracciare fisicamente. Non l’ha fatto e non l’avrebbe mai fatto per ricevere le mail della Pubblica Amministrazione o comunicare “in SD”.

Precisazione: Internet a 1080p è ovviamente una provocazione, il post intero si riferisce alla Banda Larga, ancor oggi inacessibile a più di 6,5 milioni di italiani.

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