Egregio Pizzarotti,
innanzitutto vivissimi complimenti per la netta affermazione elettorale. Tra l’altro Le confesso che con la Sua elezione ho vinto una scommessa. Questa mi ha fruttato una colazione, che, come Lei saprà, a Modena, si caratterizza per la presenza di caldi gnocchi fritti.
Ebbene, ho letto stamane l’intervista che su Repubblica Lei ha rilasciato all’ottimo Michele Smargiassi e vi ho trovato un po’ di cose scontate, alcune ingenuità, talune contraddizioni, ma anche un elemento su cui riflettere. Mi ha colpito infatti la notizia secondo cui sarebbero arrivati sul Suo tavolo già 250 curricula di aspiranti assessori.
L’idea di reclutare gli assessori, scegliendo tra i profili dei candidati che spontaneamente si fanno avanti, non mi pare poi così balzana. Anzi, ha in sé potenzialità interessanti. A condizione, però, che la tensione ad aziendalizzare ed innovare così e profondamente i meccanismi di selezione del personale politico si traduca fino in fondo in azioni conseguenti.
Circa il processo di scelta degli assessori a cui Lei sarà chiamato, mi permetto dunque di formularLe alcune proposte.
Faccia innanzitutto un avviso pubblico: in tutta evidenza ciò risponde alla necessità di garantire la massima trasparenza, ma in particolare all’opportunità di non privarsi della possibilità di reclutare i migliori candidati sulla piazza. Se vuole allargare decisamente il campo della caccia all’assessore, faccia coraggiosamente un avviso europeo: i tempi si allungherebbero un po’, ma questa via potrebbe anche rivelarsi utile a far tornare in Italia alcuni cervelli in fuga. Naturalmente l’avviso dovrà essere ben formulato. Non basterà certo un buon titolo, come ad esempio “cercasi assessore”; la parte più complicata sarà quella dell’elencazione delle caratteristiche richieste, ma su tale fronte sono sicuro che la creatività del movimento Le sarà di grande aiuto.
Seguendo questo semplice percorso, riuscirà così a raccogliere in pochi giorni almeno 25 mila curricula, per arrivare realisticamente a 250 mila profili nel giro di un paio di settimane. Per esaminare e scremare i numerosi curricula, prenda spunto dal Governo Monti e dia vita ad una task force. Abbia però l’acume e la decenza di usare dei volontari, mica dei funzionari comunali! Una volta ristretto il cerchio dei possibili candidati assessori, costituisca un comitato di saggi per fare il primo colloquio conoscitivo, attraverso il quale individuare non più di una cinquina di candidati per ogni assessorato.
A questo punto entra pesantamente in gioco Lei, che saprà certamente individuare le rosa più competente, quella migliore per il bene della città.
Mi permetto infine di darLe un ultimo suggerimento: prima della presentazione della squadra di assessori alla città, Li faccia andare a colloquio da un abile psichiatra, specializzato in sdoppiamento della personalità. Converrà che è essenziale indagare anche gli aspetti più nascosti del carattere di coloro che saranno chiamati a governare con Lei Parma. Si tratta di una semplice precauzione, tesa ad essere certi nelle vene dei selezionati scorre vero sangue grillino e che c’è fede assoluta verso il movimento, evitando così brutte sorprese e il deleterio scoppio di altri casi Tavolazzi.