Trieste spiegata agli italianiPorto di Trieste, la Presidente si aumenta lo stipendio di 120,000 Euro

Regalarsi 120,000 Euro. Quello che per i comuni mortali è solo un sogno, per Marina Monassi, la Presidente dell'Autorità portuale di Trieste, è realtà. Il suo stipendio, infatti, passerà da 200,000...

Regalarsi 120,000 Euro. Quello che per i comuni mortali è solo un sogno, per Marina Monassi, la Presidente dell’Autorità portuale di Trieste, è realtà. Il suo stipendio, infatti, passerà da 200,000 a 320.000 Euro. Un aumento del 60% che, come ha riportato il quotidiano di Trieste “Il Piccolo”, è apparso all’interno del bilancio consuntivo 2011 dell’Autorità portuale di Trieste.

L’aumento dell’ “indennità di carica e rimborsi spese al Presidente dell’Autorità portuale” è consentito dalla legge nel caso in cui il Presidente dell’Autorità portuale non risieda nella città dove svolge la sua funzione. Marina Monassi risiede a Roma e lavora a Trieste, quindi l’aumento è regolare.

Il porto di Trieste (foto mariotto52 | Flickr)

Ma sul web non si contano le critiche. E le accuse partono tanto da destra quanto da sinistra. La prima a partire all’attacco è stata Alessia Rosolen, consigliera regionale di Un’Altra Regione (destra), che ha già messo nero su bianco un’interrogazione rivolta alla Giunta della Regione Friuli Venezia Giulia.

La Monassi -afferma la Rosolen- come tutti sanno è solo formalmente residente a Roma, in realtà vive con la famiglia a Trieste. Eppure è proprio per compensare i viaggi dalla capitale al capoluogo giuliano che ha chiesto l’aumento. E lo ha fatto in un periodo in cui si tagliano le spese a livello nazionale, si interviene in ogni settore regionale (la sanità, solo per fare un esempio), si “mendicano” aumenti di 75 euro lordi ai dipendenti pubblici con tre anni di ritardo, eppure si sceglie di votare un bilancio societario in cui si prevedono aumenti per il presidente e per gli altri componenti del Comitato portuale.

La consigliera regionale chiede al presidente della Regione Renzo Tondo di intervenire in qualità di componente del Comitato portuale e di impedire l’aumento dell’indennità. O che per lo meno i 120.000 euro di aumento vengano giustificati con fatture comprovanti la diversa residenza e la quotidiana necessità di spostamento.

Francesco Russo, Segretario del Partito Democratico di Trieste, non va per il sottile e parla di “scandalo Monassi” e di “presa in giro dei triestini”. E affida a Facebook “due (scandalizzate) domande/considerazioni”.

La prima. In quale strano iperuranio vive la dottoressa Monassi per non rendersi conto che oggi una decisione del genere è un vero schiaffo nei confronti dei tanti che, a causa della crisi, fanno fatica ad arrivare a fine mese o che sono già sotto la soglia di povertà? Finge di non sapere o è davvero così splendidamente isolata nella sua torre da non sentire le richieste dei cittadini di maggiore sobrietà da parte dei dirigenti pubblici? Perfino i partiti hanno tagliato stipendi e rimborsi…

La seconda domanda. A noi risulta che ormai da anni viva stabilmente a Trieste. Si rende conto che utilizzare strumentalmente il non avvenuto cambio di residenza da Roma è gesto ancora più inqualificabile, ed una vera presa in giro dei cittadini che dovrebbero bersi anche un’evidente beffa oltre alla mostruosità di uno stipendio di più di 26mila Euro al mese…?

“Forse -conclude Russo- è il caso che i triestini comincino a far sentire la loro voce”.