Mentre il sangue degli operai morti (lavorando anche il sabato alle 4 di notte) era ancora caldo, questo illuminato dirigente padano lasciava un post su facebook che in maniera bonaria mi limito a definire stupidamente idiota:
Penso che non sia giusto fare di tutta l’erba un fascio, ma ho il terrore di dover ammettere a me stesso che affermazioni del genere non siano isolate nel popolo delle camicie verdi, e che le parole del Segretario della Lega Nord di Rovato abbiano fatto spuntare (anche) qualche sorrisino tra le menti fulgide dei discendenti celtici. Un sospetto che nasce e viene rafforzato dalla conoscenza (fortunatamente per me piuttosto sommaria) della cultura barbara di pregiudizi, razzismo del terzo millennio e vuoto cosmico che il Carroccio è riuscito a disseminare lungo il suo percorso.
Un percorso che spesso ha trovato silente e per questo complice, chi invece aveva (ed ha) l’obbligo di censurare e punire atteggiamenti del genere, compiuti da esseri “umani”, che dopo aver detto pubblicamente di “pulirsi il culo col tricolore” andavano a fare i ministri della Repubblica Italiana, rendendo palese in maniera mortificante il codardo laissez faire di quelli che invece raccattavano i propri voti nel celodurismo nazionalpopolare, rendendo surreale la faccia più becera, credele e (purtroppo) vera della realtà…
La faccia di chi stasera (durante la finale di Coppa Italia, Juventus – Napoli) nonostante le bombe di Brindisi, nonostante il terremoto in Emilia, inneggerà all’eruzione del Vesuvio…