Secondo Fiamma Nirenstein, deputato e presidente della Commissione Esteri a Montecitorio, che scrive oggi su “il Giornale” (Sorpresa la sinistra europea vince con i voti dei musulmani) la sinistra in Europa vince alle elezioni politiche perché la votano i musulmani, e dunque sembrerebbe di capire, è in atto una reconquista islamica (non più la ripresa di possesso del territorio da parte dei cristiani d’Europa, come fu per la Spagna tra l’XI e il XV secolo)con un possibile ritorno del califfato.
Perché i musulmani avrebbero votato prevalentemente a sinistra (Nirenstein cita il caso del recente voto presidenziale francese e le elezioni politiche danesi del settembre 2011)? Perché la sinistra ha garantito loro sussidi. Insomma un modello mafioso di voto che si sostiene sul tema degli aiuti promessi. Oppure unna spaccatura tra europei e antieuropei che si gioca sull’estensione o meno del diritto di voto, e che configura così una spaccatura etnica (in cui, parrebbe di capire: gli europei sono difesi dalle destre, e le sinistre sono contro l’Europa)
Non i pare un grande sillogismo, ma forse ho compreso male.
Provo allora a riformulare la questione.
Premesso che i musulmani che hanno votato avevano il diritto di voto e dunque non stiamo parlando di un colossale broglio elettorale, come si rimedia?
Delle due una: o espelliamo tutti i musulmani dall’Europa o togliamo loro il diritto di voto.
Non mi sembra che si possano dedurre diverse soluzioni date le premesse del ragionamento.
Forse ho capito male e il mio ragionamento è troppo grezzo. Allora attendo lumi.
1 Giugno 2012