Colpo di taccoBrindisi, trovato il bombarolo ma non il movente. Ma è davvero così facile fare una strage?

Giovanni Vantaggiato (a suo dire) è lo stragista della scuola Morvillo Falcone. La confessione è arrivata ieri dopo ore di interrogatorio. Un colpo duro per chi ha inchiostrato pagine e pagine di q...

Giovanni Vantaggiato (a suo dire) è lo stragista della scuola Morvillo Falcone. La confessione è arrivata ieri dopo ore di interrogatorio. Un colpo duro per chi ha inchiostrato pagine e pagine di quotidiani, per chi si è lasciato andare a tesi sulle stragi di Stato. Tra tutte non si può non annoverare quella di Di Frenna sul Fatto Quotidiano, che descriveva l’intreccio tra mafia, Stato e poteri occulti:

Ho l’impressione che i mandanti siano i membri di quella Cupola Nera – composta da massoneria, politica corrotta, pezzi deviati dei servizi segreti e finanza speculativa – che da decenni tiene in scacco l’Italia. Il cambiamento sta scuotendo le fondamenta del loro potere. Si sentono minacciati. E quindi loro minacciano. Nel modo più feroce possibile”.

Una tesi condivisa dalla stragrande maggioranza del popolo web e non solo… A mandare fuori strada tutti (me compreso, devo ammetterlo…) c’erano molti riferimenti: la scuola intitolata a Morvillo Falcone, l’anniversario di Capaci, la carovana antimafia che passava per Brindisi proprio quel giorno… forse per questo la Sacra Corona Unita ci ha tenuto ad inviare un telegramma alla famiglia della vittima nel quale affermava di non avere alcun coinvolgimento nella strage.

Ai complottisti però resta ancora una flebile speranza: la debolezza del movente, o meglio l’inesistenza del movente. In primis si pensava ad una ripicca verso una sentenza andata male, per questo l’attentatore avrebbe voluto colpire il tribunale ma, dato il sistema di videosorveglianza (guarda un po’ i casi della vita…) ha deciso di piazzare l’ordigno fuori scuola, a pochi metri dal palazzo di Giustizia. Una tesi assurda che non convince neanche il procuratore distrettuale anti-terrorismo di Lecce, Cataldo Motta, il quale, c’è da dire, alla tesi del pazzo non aveva mai creduto e per questo continua ad avere i suoi dubbi…

A dire la verità qualche dubbio ce l’ho anche io… ad esempio mi piacerebbe capire come è possibile che un benzinaio di 68 anni agendo completamente da solo (si, da solo) sia riuscito a collocare tre bombole di gas (…forse da campeggio) in un cassonetto, posizionandole per bene senza che nessuno se ne accorgesse (e dulcis) in fundo a procurarsi un detonatore (di quel tipo)… ma è davvero così facile nel nostro Paese?

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