32 febbraioDal 2013 la macchina ad aria. 100 km di autonomia con 1 euro

La lussemburghese Mdi, dalla metà del 2013, metterà sul mercato una delle prime auto ad aria compressa. Già, pura e semplice aria ad alta pressione al posto di combustibili più o meno fossili, più...

La lussemburghese Mdi, dalla metà del 2013, metterà sul mercato una delle prime auto ad aria compressa. Già, pura e semplice aria ad alta pressione al posto di combustibili più o meno fossili, più o meno inquinanti. Acqua distillata al posto dei gas di scarico, e costi che (dall’acquisto al “rifornimento”) appaiono del tutto sostenibili.

E’ brutta, non ci piove. Oppure, in maniera diplomatica, è del tutto fuori rispetto ai canoni estetici cui siamo abituati per un’automobile. Però, in tempi di crisi, anche l’estetica tende a farsi benedire. E il portafoglio, in questo caso tutelato, ha sicuramente la meglio.

Cyril Negre, il “papà” di questo gioiello, ne ha parlato oggi in anteprima a Repubblica.it. La notizia, una delle più lette della giornata, ha fatto il giro del web “invadendo” i social network.

La macchina costa poco (da 7000 euro ndr.), ma soprattutto costa pochissimo da usare, meno di 1 euro per fare 100 km. E poi il nostro concetto produttivo avvicinerà il pubblico al prodotto. Questi numeri fanno impressione ma se li distribuisce su 20 fabbriche il discorso è diverso. Oggi nessuno si può svegliare e trasformare in costruttore. L’unica strada è quella di creare tante piccole officine. Distribuendo il know how, non macchine fatte, è tutto più facile e veloce”.

E l’auto, dotata di un compressore interno, potrà essere ricaricata anche da casa.

“Quel costo si riferisce a chi fa il pieno a casa, attaccandosi alla rete domestica di elettricità. Se si fa rifornimento in una stazione di servizio il costo è doppio, sono circa due euro. Sempre pochissimo, ma garantisce un buon margine di guadagno per il distributore perché noi li aiutiamo nella realizzazione dell’impianto. Una stazione di servizio normale, con compressori standard, costerebbe circa 130 mila euro, ma se invece si usano i nostri motori al posto dei compressori i costi si abbassano fino a 39 mila euro per stazione”.

Non sarà un’auto solo per la presenza delle quattro ruote, ma avrà prestazioni di tutto rispetto.

“La piccola AirPod ha 7 Kw, ma una coppia completamente piatta di 45 Nm e una velocità massima di 80 Km/h. L’AirOne invece ha un motore da 15 Kw e fa i 100 orari. Ma è una macchina molto più grossa, pesa 400 kg. E poi c’è l’AirCity – ancora più grande – che non è più un quadriciclo leggero ma una macchina vera, fa i 130 orari ed ha con 25 Kw di potenza”.

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