Tempesta di cervelliGli stranieri nel Movimento Grillo non li vuole

Il rapporto tra Beppe Grillo e gli stranieri continua ad essere a dir poco turbolento. In un'intervista rilasciata a Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera del primo giugno il megafono del Mov...

Il rapporto tra Beppe Grillo e gli stranieri continua ad essere a dir poco turbolento. In un’intervista rilasciata a Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera del primo giugno il megafono del Movimento 5 Stelle mette in chiaro alcune cose sullo stesso movimento tra cui il ruolo che devono avere gli stranieri all’interno di esso:

Chi si iscrive deve essere cittadino italiano, deve risiedere in Italia, deve pagare qui le tasse, non deve essere iscritto a un altro partito. Io controllo queste cose qua.

Nessuno straniero può iscriversi al Movimento 5 Stelle, o meglio, nessuno che non abbia la cittadinanza. Lo dice Grillo spiegando che è lui stesso a decidere chi può far parte del movimento e chi non può farne parte.

Non si parla di diritto di voto in questo caso, ma di iscrizione al movimento. E’ legittima la posizione del megafono del M5S?

Io credo che un partito, movimento, lista civica che voglia assumersi la responsabilità di amministrare debba aprirsi anche a chi è cittadino di fatto pur non avendo ancora un pezzo di carta che lo certifica. Una scelta che si sposta in una direzione opposta è una decisione di indicazione politica.

Ultima annotazione: impressionante il silenzio che ha avvolto questa dichiarazione, ma questo è un altro discorso. E’ più semplice discutere degli effetti mediatici e creare polemiche piuttosto che addentrarsi nelle questioni.

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