Come da titolo, i complottisti mi hanno rovinato la vita. Li ho conosciuti tramite un amico, un fratello, e ora non ne posso fare a meno. Come una droga le loro teorie si sono insinuate nella mia quotidianità, alterandone limiti e distanze.
Prima di commentare sarcasticamente, e a buon ragione, lasciatemi spiegare. C’è un però. Dei complottisti non mi interessano le teorie strampalate, le assurde convinzioni o la cieca fedeltà ai loro guru. Come un’ape al miele, io non riesco a star lontano dall’involontaria comicità che certi adepti (perché di religione si tratta) ispirano. È questa la mia condanna.
Il complottismo, quel simpatico miscuglio di paranoia (“Siamo soli contro tutti!”), estremismo (“Tutti al rogo!”) e qualunquismo (“È tutto un magna-magna!”), ha partorito molti figli. Ci sono quelli che vedono nelle scie di condensa degli aerei una pericolosa macchinazione di un inesistente Governo Supremo. Lo scopo di tale progetto? Decimare la popolazione mondiale.
Prima ancora di essere impossibile, trattasi di missione fallita. Mai nella storia del nostro pianeta ci sono stati così tanti esseri umani in vita. Non c’è nessun complotto, nessun progetto di sterminio. È tutto nella loro testa. E allora, da buon drogato, cerco ansiosamente forum e pagine gestite dai fedeli delle Scie Chimiche (le chiamano così!) e leggo:
Il mio cane abbaia solo agli aerei che emettono scie, non so se sia normale. L’ho portato nei pressi di un aeroporto e non abbaiava nonostate il trambusto dei motori e la mole, quando invece vede aerei che emettono scie abbaia fin quando non scompare e quando vede aerei che volano ma non emettono scie abbaia.
Sono parole come queste la dose di cui proprio non riesco a privarmi. Per questa persona (tralasciamone il nome, anzi, il soprannome) l’effetto ha un’unica causa, la sua. E non ha bisogno di prove. “Tutto torna“, sempre. Chi non vorrebbe vivere in un mondo del genere?
Qualcuno penserà che sono pazzo se asserisco che ci sono probabilità che l’attendato (sic) di Brindisi e il terremoto in Emilia abbiano lo stesso colpevole?
A scriverlo è un matto, un altro, scovato nel sottobosco fiorito grazie all’avvento di Facebook. Non è l’unico e non sarà l’ultimo a ipotizzare collegamenti impensabili e assurdi.
Per questi “ricercatori della verità” (si definiscono così) il Male è sempre con la M maiuscola, solitamente ha nome e cognome (Stati Uniti, Israele, Cia o tutt’e tre insieme) ed è inarrestabile. Li riconoscerete perché, esaltati dall’estasi della Verità Assoluta, concluderanno i loro articoli o commenti con la parola SVEGLIA, scritta in maiuscola. È questo il richiamo con il quale tentano di svegliare le nostre coscienze intorpidite.
Folli. È inutile ingaggiare battaglia, il nemico ha dalla sua un esercito infinito di siti mondezza, ricolmi di scempiaggini partorite dallo zio di qualcuno. Seppelliteli invece con una crudelissima risata, come mai fareste con uno che matto lo è per davvero. Sbeffeggiateli. E una volta cominciato non riuscirete più a smettere. Inizierete la vostra giornata ricercando l’ennesima farneticazione, l’ennesimo “gombloddoh“. Scoprirete che reperire la dose non è mai stato così semplice.