32 febbraioIl “Fatto” si spacca. Telese (contro Travaglio) sbatte la porta e fonda “Pubblico”

Saranno i frutti dell'incantesimo di Berlusconi oramai svanito. "Il Fatto", il quotidiano più anti-berlusconiano, comincia a perdere pezzi. Luca Telese se ne va, e fonda il suo nuovo quotidiano: "...

Saranno i frutti dell’incantesimo di Berlusconi oramai svanito. “Il Fatto”, il quotidiano più anti-berlusconiano, comincia a perdere pezzi. Luca Telese se ne va, e fonda il suo nuovo quotidiano: “Pubblico”.

Una notizia che viene fuori in seguito ad una sorta di “strategia mediatica” messa in piedi dallo stesso Telese che, già ieri, fra Twitter e un pezzo de “Il Messaggero”, annunciava la novità. Ma rimandava al “Corriere” di oggi per i dettagli

Una indiscrezione su il messaggero dice che sto fondando un nuovo quotidiano

— Luca Telese (@lucatelese) Giugno 6, 2012

Domani le risposte a tutte le curiositàsul Corriere della sera.

— Luca Telese (@lucatelese) Giugno 6, 2012

E proprio sul quotidiano di via Solferino le “confessioni” di Telese ad Angela Frenda. Un Telese col dente avvelenato nei confronti di Travaglio.

«La mission di quel giornale si è esaurita. Non è passato dalla protesta alla proposta. Quando il governo Berlusconi è caduto, ci siamo chiesti: ora cosa dobbiamo cambiare? Travaglio ha detto: nulla. Io ho risposto: tutto. Ecco perché vado via. Perché non puoi continuare, a guerra finita, a mozzare le teste di cadaveri sul campo. Non puoi solo demolire. È il momento di costruire».

E poi la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Per un titolo.

«un rutto: “Parmacotti”. Campeggiava sulla prima pagina de il Fatto il giorno dopo la vittoria del grillino Pizzarotti. Io tornavo dalla Francia, dalla festa per Hollande. L’ho letto e ho detto basta».

La “deriva grillina” de “Il Fatto” ha contribuito a rendere ancora più incandescente la situazione. Specie dopo il primo turno delle ultime Amministrative.

«Diciamo che al Fatto eravamo divisi tra Bosnia-Erzegovina e Croazia. E che politicamente, a un certo punto, hanno preso il potere i croati. Così dopo il primo turno delle amministrative Beppe Grillo è diventato Gesù. Casaleggio un guru. Ma il povero Tavolazzi non lo si poteva intervistare… Troppo per me»

« Ma con Marco non si parla. In una discussione ha due reazioni: se è arrabbiato gira il collo a 37 gradi da un lato, tace e gli si gonfia una vena. Se non è d’accordo sorride. non è interessato al dibattito democratico».

A quel punto la scelta di andar via. Per fondare un nuovo quotidiano che, essenzialmente, dalla prima descrizione pare mantenere la stessa “architettura” che ha permesso al “Fatto” di nascere e crescere negli ultimi anni.

Tra gli azionisti di “Pubblico”, questo il nome del quotidiano, troviamo lo stesso Luca Telese, Fiorella Mannoia, Lorenzo Mieli (presidente di “Wilder”, società che ha prodotto “Boris” e il programma “Tetris”).

Grandi firme. Oltre a Telese troveremo Federico Mello e Manolo Fucecchi (“rubati” al “Fatto”). E poi Corrado Formigli, Ritanna Armeni e Mario Adinolfi. Arriveranno Francesca Fornario, con la sua esperienza all’Unità e a “Un giorno da pecora” (Radio 2), Tommaso Labate (già al “Riformista”, ma anche collaboratore di “A” e “Vanity Fair”).

“Pubblico” arriverà in edicola il 15 Settembre, a 1,50 euro.

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