Può una parete essere bloccata in caso di terremoto? La risposta è sì!
All’ Karlsrhue Institute of Tecnology (KIT) in collaborazione con l’istituto di ricerca della Bayer, un gruppo di scienzati si è messo all’opera per realizzare una carta da parati che permetta alle pareti di essere trattenute durante il sisma e dar la possibilità di ver il giusto tempo per potersi mettere in salvo.
Il prototipo è realizzato in fibra di vetro che meglio si presta alla fibra di carbonio, in prima istanza colladauta ma risultata non idonea, in quanto, durante le simulazioni, i danni dovuti alle scosse, invece di essere contenuti aumentavano.
La fibra di vetro, invece, è risultata estremamente elastica e resistente e permette alle pareti un’ondulazione che distribuisce in maniera uniforme l’energia cinetica senza portare la stessa parete al collasso.
Questa speciale carta da parati necessita di un altrettanto collante speciale.
Dopo varie prove, si è giunti ad una composizione a base di poliuretano che ha caratteristiche idrorepellenti ed essendo applicata con l’acqua lascia gli strati ancorati tra loro.
Ai test finali, la carta da parati in fibra di vetri applicata con questa tipologia di colla, ha contenuto il movimento delle pareti che durante la simulazione sono state sottoposte a diverse sequenze di scosse di diversa intensità dimostrando il mix giusto dei materiali usati.
Alla fine del test, le pareti, pur presentando fratture consistenti non sono crollate.
Questa speciale carta da parati lascia il tempo di allontanarsi dall’edificio, ma la domanda che sorge spontanea, quanto costerà al cittadino, impiantarla sulle sue pareti?