THE BLAIR MUM PROJECT: blog di una mamma (e figlia) a LondraLa forza del caso che arriva a sconvolgere ogni certezza predeterminata.

  Oggi è una di quelle giornate particolari in cui succede di tutto: un invito ad una trasmissione televisiva, un potenziale colloquio per un potenziale lavoro, potenzialmente fichissimo. Anzi,supe...

Oggi è una di quelle giornate particolari in cui succede di tutto: un invito ad una trasmissione televisiva, un potenziale colloquio per un potenziale lavoro, potenzialmente fichissimo. Anzi,super. Cioé, lo voglio. E poi un ritratto, mio, fatto da Cosimo Lorenzo Pancini durante la festa di Luisa Via Roma in occasione di Pitti. Un disegno che mi piace tantissimo. Per come è stato fatto. Per quel momento preciso in cui l’artista mi ritraeva. Le mie amiche accanto, la sigaretta, gli occhi che si incrociano ridendo, ma non per imbarazzo, bensì l’opposto: una grandissima potenza che sento dentro e che mi esce dalla pelle, dagli occhi, dal vestito. E chi mi sta accanto la sente. L’artista che mi sta disegnando, la sente.
Sono disinvolta, entusiasta, raramente mi vergogno, ma a volte sono tremendamente timida. E in questi giorni lo sono. Non chiedetemi perché, proprio non lo so, non lo capisco, ma lo sono. E mi faccio tenerezza da sola. Scorbutica con gli altri, timida con me stessa. E’ solo questione di giorni, passerà. Detesto non sentirmi forte. E ora mi sento debole e fragile. Non sono pronta.
Viola nuota pare pagata. La verità è che non sa nuotare, ma lei si butta. Mi ci rivedo. Non so fare nulla, neppure amare, ma mi butto. E chi s’è visto s’è visto. Prendetemi come sono voi che mi conoscete, non ci sono più speranze perché io cambi. Ma continuando a parlare di Viola, la creatura proprio si vede che è femmina: oggi ha giocato da sola sulla ghiaia (sassi) e sugli scogli per 4 ore. Trovatemi un bambino maschio di 4 anni che lo fa senza A) urlare B) lanciare sassi C) simulare la guerra fredda.
Dimenticavo, ma non si doveva fare quel giochino per cui tutti mi scrivevate privatamente 10 parole e poi io scrivevo un pezzo? Via domani si fa allora. Che faccio, propongo e poi mi tiro indietro? Non sia mai.
Sono agitata, tremendamente agitata. Ma perché mi chiedo io. Cerco pace e mi arriva la trasferta a Palermo per l’Ordine dei Giornalisti, vado a rappresentare la Toscana e son ben felice. Poi la trasmissione TV: figuratevi sono la più tranquilla, non mi vergogno ne faccio problemi di alcun tipo, ho fatto anche un film una volta, io e la telecamera migliori amiche. Poi anche il colloquio a Londra. Che cavolo, non so se ce la faccio. Ma quanto son vecchia? Perdonatemi è che sono davvero super sensitive in questi giorni e la timidezza mi sta schiacciando. Non mi riconosco ed è disarmante. Yoga. Meditazione. Solitudine. Ce la posso fare. Comunque son felice sapete? Sto come sto, ma sono felice. Nella mia mente scorrono dei filmini niente male. Alla Top Gun, avete presente la scena bollente a cui faccio riferimento ogni volta che parlo d’amore? Beh sì, sesso e amore, sudati ma lenti, che proprio c’è passione e amore. Splendido. Ma come mai sono così di fuori? Quando arriva mio marito? Per me sono le 11 di sera, ma se voi mi leggete la mattina alle 9…beh scusatemi. Vi lascio con quest’ultima immagine via, così lavorerete meglio oggi. Ciaaaaaaaaaoooooooooooooooo. L’anonimato no eh io. Vabeh. Top Gun. Che poi se mi vedete, sono alla mano, sportiva, simpatica, ma anche super femminile e donna. Sono un casino totale. Regna crisi d’identità. La forza del caso che arriva a sconvolgere ogni certezza predeterminata.

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