La fanfara freneticaLo strano caso di Red Pellini, jazzista innamorato degli anni Venti

(photo unknown author) E' davvero un giovanotto matto Red Pellini, saxofonista ( con la x...),  che ama smodatamente  ( e a ragione...) i grandi musicisti degli anni Venti, perlopiù facenti parte...

(photo unknown author)

E’ davvero un giovanotto matto Red Pellini, saxofonista ( con la x…),
che ama smodatamente ( e a ragione…) i grandi musicisti degli anni Venti,
perlopiù facenti parte dell’asse stilistico che scaturisce dalle band dei Chicagoani
Beiderbecke, Teschemaker, Rollini ( non Rollins), Eddie Lang,
Frankie Trumbauer, Bud Freeman, ma anche Lester Young e i Maestri dello Swing…

 https://www.youtube.com/embed/djEp3KjB_Sw/?rel=0&enablejsapi=1&autoplay=0&hl=it-IT 

Questa incredibile e bruciante passione e la grande e carismatica credibilità musicale,
che gli vengono riconosciute da tutti, si manifesta nell’ assoluta serietà
e dedizione che applica allo studio, alla trascrizione e alla riproposizione
dei “testi sacri” del Jazz di Chicago degli anni Venti/Trenta e , più recentemente,
della Tradizione Mainstream.

Un vero seguace di Bob Wilber, che fece altrettanto a partire
dagli anni Cinquanta.

 https://www.youtube.com/embed/QJZQh816m_4/?rel=0&enablejsapi=1&autoplay=0&hl=it-IT 

Red, studioso e fantastico solista di alto sax, è uno di quei
pochi musicisti che nel Mondo,
si dedicano, ormai da molti anni allo studio delle pronuncie corrette,
applicate a questo stile, suonato ormai molto poco rispetto al jazz moderno.

Scopriamolo insieme…

 https://www.youtube.com/embed/0Ue9igC7flI/?rel=0&enablejsapi=1&autoplay=0&hl=it-IT 

1

Red, chi vorresti incontrare: Karl Marx, Duke Ellington o Marilyn Monroe?

Marilyn.

2

Quando e come é nato il tuo amore per il Jazz della Tradizione?

Il mio primo strumento è stato il clarinetto e il primo disco che ho comprato è stato di Benny Goodman
mi ricordo mi colpi il “Blue Skies” del 1938,dunque partii con la prima era dello swing,
poi chiaramente iniziai a farmi una collezione di dischi inerente ai clarinettisti Jimmy Noone,
Johnny Doods, Artie Shaw,Pee Wee Russell (lui mi colpi piu di tutti)
ma mi accorsi subito che tendevo a preferire i trombettisti come fraseggio e essenzialità,
studiavo piu gli assoli di Armstrong che quelli dei clarinettisti,
fino a che mi imbattei in Bix Beiderbecke
e li fu proprio un sentire come qualcosa che gia conoscevo un indole silmile alla mia,
Bix l’eterno ragazzo con la cornetta,che suonava divertendosi
ma consapevole la musica andava rispettata.

3

Che Anni ami particolarmente?

Se devo dire quali anni amo per me il top è un pò prima della crisi americana
del 29, dunque diciamo dal 1920 al 28 poi chiaramente di capolavori incredibili
ce ne saranno pure dopo ma l’imprinting lo sappiamo è anche un misto di nostagia
che ti porti dietro sempre negli anni dunque gli Hot Five e Seven di Louis
e la Gang di Bix sono sempre nel mio cuore

4
Tuo Padre e tua Madre erano jazzfans?·

No sono stato io il primo in famiglia.

5
Perché il Sassofono?

la storia è buffa, mi ricordo a 14 anni andai a vedere un film di Renato Pozzetto “Saxofone”
tornai a casa da mio padre e chiesi insistentemente di avere un sassofono
ma alla fine comprai un clarinetto non so perche.. fino a diplomarmi
a Santa Cecilia in questo strumento,
poi dal clarinetto il passo al sax fu breve e suonai un po tutta la famiglia dei sassofoni
fino a fermarmi sul baritono che sentivo piu vicino a me come approccio fisico allo strumento.
Il baritono non è stato uno strumento principe nel jazz classico ma per me questo
non è mai stato un blocco,
ho sempre pensato che il musicista è dietro lo strumento, non è “lo strumento”,
importante che ci sei comodo “dentro” e ti fa dire quello che hai in testa, Armstrong che canta
o suona la tromba è sempre lui, come Lester con il tenore o il clarinetto.

6
Perché Bix Beiderbecke ?

Bix è Bix, io non lo vedo collocato negli anni 20, penso questo è un limite per apprezzare
e capire la grandezza di un artista del suo livello.Il problema dell’interesse di Bix oggi
è legato solamente alla difficolta proprio oggettiva di conoscere Bix perché se ne parla poco.
Chet Baker è molto piu noto ma per un fatto generazionale e di diffusione successiva del jazz
ma Chet viene da Bix è ovvio.
Bix ha dato la scintilla al jazz bianco, non so forse se non c’era Bix il jazz prendeva altre strade.
Lester Young che ha rivoluzionato lo swing indirizzandolo al BeBob diceva sempre
che il suo stile veniva dal sassofonista Frankie Trumbauer che suonava con Bix e seguiva i suoi consigli.

7
Cosa ti ha spinto a cercare in uno stile Jazzistico così atipico e anticonvenzionale?

E’ una cosa soggettiva penso, di gusto come nel preferire dei cibi ad altri.
Il jazz mi piace quasi tutto fino a dove è presente la pulsazione Swing
poi dopo si dovrebbe usare la parola jazz unita ad altre perche proprio si inizia
ad ascoltare cose differenti, interessantissime ma differenti.
Più che il “suono” di quegli anni è il modo di concepire i soli che mi piace,
il solo come veramente una variazione della melodia, negli anni successivi
si tende piu a pensare ad improvvisare sola sulla struttura armonica dimenticandosi
che si sta suonado “quel brano”. A me piace suonare ed improvvisare
ad esempio “All Of Me” per il suo tema , se improvviso
su un altro tema con la stessa struttura armonica il mio solo sara sicuramente diverso.
Questo si faceva piu nel jazz della tradizione.

8
Sei anche interessato al periodo storico che suoni e conosci le vicende
o il tuo interesse è solo musicale?

Si mi interessa molto conoscere il periodo storico gli aneddoti e la vita dei jazzisti.
Penso che il jazz sia
una filosofia di vita e non solo musica, dunque tutto quello che ruota intorno
alla vita di un jazzista influisce sulla sua musica
.

9
Tre Romanzi che ti hanno influenzato nelle tue scelte stilistiche.

Piu che romanzi le biografie, ma mi piacque molto il libro “Really The Blues” di Mezz Mezzrov,
l’autobiografia di Louis Armstrong e la biografia di Bix Beiderbecke “Bix” di Sudhalter.

10

Tre dischi che ami su tutti.

…difficilissimo… poi io amante del jazz classico in quel periodo i dischi avevano solo due brani,
comunque tre incisioni immortali per me sono: Cornet Chop Suey di Armstrong,
I’m Coming Virginia di Bix e Foolin Myself di Lester Young con Billie Holiday

11
Tre artisti per te “sommi”.

Louis Armstrong, Bix Beiderbecke, Lester Young.

 https://www.youtube.com/embed/0DmtPvFa_W8/?rel=0&enablejsapi=1&autoplay=0&hl=it-IT 

12
Ascolti il Jazz di oggi?

Se c’é Swing ascolto tutto,come dicevo sopra problema è che con jazz
oggi si intendono tanti stili che non hanno piu Swing, certo sono evoluzione
ma allora anche Jazz è evoluzione della musica classica, bisogna specificare con altri nomi.
Non perche c’è improvvisazione è jazz o perche c’è una sezione ritmica con un sax davanti è “Jazz”,
improvvisazione e strumenti sono presenti in tantissime musiche etniche ma lo Swing no quello è solo nel jazz.

13
Che stai suonando oggi, come strumento e come stile?

Ho venduto il baritono adesso e suono l’alto in contesti piu swing,
meno tradizionali, facendo nei concerti un repertorio che spazia da Armstrong
fino agli anni 50, mantendo la mia personalità ed inoltre suono anche qualche mio brano originale.

14
Segui la scena del Jazz Tradizionale di oggi? Chi spicca fra i giovani?

Non conosco bene perche non seguo molto questo da quando ho notato che la maggior parte di gente
che fa jazz tradizionale nel mondo tende a copiare i mostri sacri del passato dunque
non esce con la sua personalità,
ecco se devo dire nel jazz moderno questo succede meno e ci sono delle belle novità,
ma ascoltare una band che ricrea esattamente Louis o Bix non mi interessa
preferisco l’originale che è inimitabile.

15

Due parole sul pubblico che segue la tua musica.

E’ un pubblico che va dai 20 ai 90 anni e mi sembra entusiasta,per me è molto importante
il pubblico che mi sta davanti e suono per quel pubblico di quella serata.
Penso il jazz è molto piu facile di quello che pensano molti e va suonato
per tutti non solo per orecchie da musicista.
Io personalmente quando ascolto cerco di dimenticarmi di essere musicista
per godere in maniera piu pura di un concerto di jazz senza pensare
a che sostituzioni di accordi stanno facendo o che marca di strumento suonano ecc…
altrimenti mi perdo tante cose belle

16
Che progetti sono in programma per il prossimo futuro?

Progetti adesso non ne ho di particolari per me importante è sempre il “prossimo”
concerto che sia nel club o nel teatro ma “la musica deve stare sempre li
come diceva Tony Scott.

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter