Vademecumma dove andremo a parare?

Voglio dirlo subito, forte e chiaro dall’inizio: la parata del 2 giugno non s’aveva da fare, né allora, né mai. Tra la prima scossa di terremoto in Emilia e il primo giugno si sarebbe potuto rincor...

Voglio dirlo subito, forte e chiaro dall’inizio: la parata del 2 giugno non s’aveva da fare, né allora, né mai. Tra la prima scossa di terremoto in Emilia e il primo giugno si sarebbe potuto rincorrere i soldi spesi per quest’inutile manifestazione e divincolarsi nella lineare burocrazia all’italiana per ri-destinare quei fondi già spesi alle terre devastate dal sisma. Sarebbe stato doveroso. Almeno questi politici avrebbero guadagnato lo stipendio, sempre comunque troppo alto che ricevono. Invece la casta degli sprechi ha deciso di fregarsene della gente, come sempre, e ha preferito far sfilare in ghingheri i vigili del fuoco, così in Emilia non ce n’era più nessuno, erano tutti a Roma, ma proprio tutti. La mia vicina aveva il gatto sul tetto. C’è rimasto fino al 3 giugno. Ora faccio anche una denuncia formale a qualche movimento animalista. Che li paghi Napolitano i danni psicologici del gattino!

Hanno ragione Di Pietro e Maroni: “soldi buttati al cesso”. Almeno con quelli che la Lega si è intascata si è pagata l’istruzione di Renzo Bossi. Si è fatta cultura e sappiamo bene quanto ce ne sia bisogno in questo Paese che deve risollevarsi dalla crisi. Insomma quelli li si è investiti, almeno, questi invece buttati via per una parata militare. Che poi, io, manco lo vorrei l’esercito, che è uno spreco di soldi pubblici pure quello. Sì, perché basterebbe che non ci fossero più le guerre e che nei paesi del terzo mondo i criminali travestiti da capi di Stato la smettessero con gli eccidi e l’esercito non servirebbe. Basterebbe quello, ma i nostri politici preferiscono sprecare i nostri soldi per i militari. È una vergogna.

Meno male che c’è Di Pietro che sta sempre dalla parte della gente. Almeno lui, ne son rimasti pochi. E ha ragione. Che spreco il ricevimento offerto dal Quirinale. Salatini e pizzette in piatti di ceramica. Ma dico, in momenti di crisi come questi, non potevano usare quelli di plastica almeno. Anzi di carta, che la plastica inquina e anche Grillo ha poi ragione a dire che la plastica inquina e non dovremmo usarla, per cui di carta, si potevano usare di carta. Oddio, certo, la carta son alberi, poi anche i Verdi hanno ragione a direi che si abbattono troppe foreste. A, i Verdi in Italia non ci sono più? Ecco, e allora di carta. Vedi? Bastava pensarci. Invece i nostri politici, la casta di burocrati, piduisti, mangiasoldi, sciacalli, loro hanno preferito la ceramica. Che spreco di soldi pubblici.
Solo Di Pietro tra tutti ha avuto il coraggio di dirlo. Solo lui. Lui fosse stata la parata del 25 aprile o del primo maggio – bhe, quelle si sarebbero dovute fare sì, quelle sono per festeggiare la cacciata dei fascisti ladri e per i lavoratori sfruttati da questa casta di capitalisti, quelle sono per cause giuste, quelle si sarebbero dovute fare – ecco, lui avrebbe fatto organizzare ricevimento a buffet con un pic nic nel prato del Quirinale e una sobria cena a base di pane e acqua. Lui non va a cena fuori per rispetto ai lavoratori cassaintegrati da quanto la crisi è iniziata. È giusto, sarebbe irrispettoso divertirsi mentre c’è chi soffre. Ha detto che non ride più dal ‘92. Dalla strage di Capaci.

Ci è arrivato addirittura Gasparri che ha detto con una chiarezza per lui sospetta: “non sarebbe stato uno scandalo non farla”. la parata dice. Poi ha anche giustamente criticato questa ipocrisia di farla sobria. Ha ragione. Ha detto che sobria non ha senso, perché come si sarebbe dovuta fare? Si sarebbe dovuta fare al contrario di sobria? E quindi ubriaca? Dice. Non che io abbia mai votato Gasparri, sia chiaro, io il Pidielle, piduista, mafioso non l’ho mai votato. Però per una volta. Ecco, per una volta aveva ragione Gasparri. Vuol proprio direi che poteva arrivarci chiunque.

Invece il Pd come al solito si è venduto alla casta. Bersani ha detto che rispettano la decisione del Presidente e che la parata “si terrà in forma sobria cercando di tenere assieme l’idea di Repubblica con quella di solidarietà per la disgrazia del terremoto”. Ecco, come al solito si schierano con chi vuole sprecare soldi pubblici. Lo dice anche con chiarezza, lo dice. Sì, perché dice che è d’accordo con la parata. Poi dice anche che è solidale coi terremotati e poi che l’idea di Repubblica va tenuta insieme con la solidarietà. E poi, e poi non è andato alla parata. Ma in definitiva, che dice Bersani? Qualcuno lo ha visto? Comunque non importa cosa abbia detto Bersani, tanto il Pd è in combutta con le banche come Monti. Sempre.

Meno male che ci sono Di Pietro e la Lega che non strumentalizzano queste disgrazie e che non cedono a questi spettacoli populistici e demagogici. Meno male. Non che io abbia mai votato quei trogloditi di leghisti. Mai votati. Tutti razzisti xenofobi quelli. Però per una volta son d’accordo anche con loro. Per una volta stanno dalla parte giusta. La mia.

Ora esco. Vado a manifestare contro l’Eni che ha causato i terremoti in Emilia. Che si sa che è colpa loro. Ma solo Grillo lo dice! Meno male che c’è Grillo.

Silvia Pittatore

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