Proprio come nella serie televisiva Boris, negli studi di Cologno Monzese i dipendenti erano soliti concedersi qualche botta di euforia. Stanotte infatti sono scattate le manette per 22 persone coinvolte in una retata antidroga. Tre di loro lavorano in Mediaset, a rifornirli era il pusher Marco Damiolini che a telefono con il “collega” Raffaele Laudano diceva:
«Mò ti dico una cosa, guarda che a Mediaset, se ti blindano se la cantano. È normale. Non gli puoi neanche dare dell’infame.
L’amico mio ha preso 12 anni di galera perché lavorava con Maurizio Costanzo. Davide Caffa, lui gli dava la barella, (cocaina) alla Barale, a Costanzo, ad ogni Buona Domenica, gli dava due etti e mezzo… gliela pagavano profumata proprio, è successo, e ha preso dodici anni».
Intanto mentre il PM Antonio Sangermano fa sapere che Mediaset è completamente estranea alle indagini, arriva la replica di Maurizio Costanzo:
«Non so di cosa si stia parlando, le cose non mi riguardano in nessun modo, di tutte le persone citate conosco solo Paola Barale. Ancora una volta devo dire “un colpo del sole africano!”».
Una battuta, quella del “colpo di sole africano”, che di sicuro diventerà il tormentone di quest’estate…