Da mamma a mamma: Take it Easybaby!Matrimoni in via di estinzione

Gli inglesi sostengono che il matrimonio è quell’istituzione che permette a due persone di affrontare insieme difficoltà che altrimenti non avrebbero mai avuto se non si fossero sposate. Dall’Istat...

Gli inglesi sostengono che il matrimonio è quell’istituzione che permette a due persone di affrontare insieme difficoltà che altrimenti non avrebbero mai avuto se non si fossero sposate.

Dall’Istat: i matrimoni celebrati in Italia sono stati 230.613 nel 2009 e poco più di 217 mila nel 2010. In soli due anni si registrano quasi 30 mila matrimoni in meno.
Il matrimonio fa così paura?
Mi sono documentata on line e pare che le cause della flessione dei matrimoni sia da imputare prevalentemente alla crisi, alla precarietà del lavoro.
A prescindere dai dati però, basta guardarsi intorno per capire che le cose sono cambiate. Ho molti amici che hanno scelto di avere un figlio ma hanno scelto di non sposarsi. A sentir loro, le ragioni sono le più disparate e quasi mai c’entrano i soldi: c’è chi dice di non avere tempo, c’è chi dice di non crederci, c’è chi dice “tanto scusa, ma cosa cambia”, c’è chi dice “guarda per me è come se lo fossimo già”.
(Vien da sè: “Ah si?! Beh ma se per te è uguale: caccia l’anello!”.)

Io credo semplicemente che il matrimonio non sia più inteso come un punto di arrivo obbligato ma come un corollario non necessario.
Il matrimonio è solo una festa costosa? Una formalità burocratica? Una sceneggiata per romantici?
Ricordo bene un esame di geografia umana in cui avevo studiato (ormai qualche milione di anno fa, fra il mesozoico e il cenozoico) che il matrimonio, così come tutti gli altri rituali umani, non ha solo un ruolo legale ma aiuta chi lo compie ad abituarsi alla sua nuova situazione, mettendolo nelle condizioni di prendere coscienza del suo nuovo stato e delle sue nuove responsabilità. Udite, udite: responsabilità…sarà mica questo il vero nocciolo della questione?

Sarà che l’altra sera ho visto di striscio Mammoni e non posso negare di aver avuto paura. Ditemi che è tutto finto, che non è vero niente.
La sensazione è che dalla mia generazione in giù abbiano capito che impegnarsi per la vita non conviene, che forse si può avere tutto lo stesso, anche una famiglia e dei figli, ma senza diventare mai adulti veramente.
Spero ovviamente di sbagliarmi ma le mamme si preoccupano, è nel loro DNA, quindi abbiate pazienza.
Secondo voi, qual è la mia vera preoccupazione in questo momento?

Niente abito bianco per mia figlia.
Niente lacrime mentre attraversa la navata a braccetto con il suo papà incorniciata da un candido velo, niente strascico, niente fruscio del vestito, niente lancio del bouquet e taglio della torta con sposini sopra, niente… niente e basta.

Eh va beh, la sua mamma se ne farà una ragione, vorrà dire invece che finalmente i miei bambini cresceranno in un mondo in cui potranno scegliere di non sposarsi se non lo desiderano.
Lo so, quando il matrimonio era una tappa obbligata nella vita di ognuno di noi, il lieto fine sembrava garantito per tutti.
Sembrava, i fatti ci hanno dimostrato il contrario.
Quello che auguro davvero ai miei bambini è di non smettere di sognare, di incontrare una persona speciale, di amare incondizionatamente senza tirarsi indietro davanti alle responsabilità e, questo invece è un augurio dittatoriale, di rendermi nonna di moltissimi nipotini.

Spòsati: se trovi una buona moglie sarai felice; se ne trovi una cattiva, diventerai filosofo. 
Socrate

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