Voltaire diceva che “se chiedete al rospo che cosa sia la bellezza, vi risponderà che è la femmina del rospo”, Hume ribadiva che “la bellezza delle cose esiste nella mente di chi guarda, Pino Daniele chiosava “ogni scarrafone è bello a mamma soia”.
Ci voleva però un’indagine condotta da un gruppo di pediatri statunitensi e pubblicata sugli Archives of Pediatrics and Adolescent Medicine per far emergere questa realtà sconcertante: le mamme vedono i figli più magri di quanto non siano in realtà…ma davvero?!
La giornalista Maria Rosa Valetto ha pubblicato domenica un articolo in merito da cui emerge che in Italia “più di un terzo delle madri di bambini in sovrappeso o obesi, sottovalutano la quantità di cibo assunta dai figli”.
In parole povere, senza voler entrare nel merito della drammaticità della questione alimentare infantile nel suo complesso, credo qui si tratti in realtà di un problema ben più complesso in cui il fattore di giudizio umano, in questo caso materno (e sottolineo materno), la fa da padrone.
Erin Hager, pediatra dell’Università di Baltimora e autore della ricerca, afferma, infatti: ”Anche quando abbiamo eliminato dai nostri calcoli l’influenza di tutti i fattori culturali, sociali ed economici che avrebbero potuto condizionare il giudizio soggettivo, si conferma l’alterazione della percezione materna”.
Le mamme in parole povere non sarebbero in grado di intendere e di volere e quando si tratta dei propri figli, piezz’e core, sragionano completamente.
Le madri non riescono a vedere i figli per quello che sono, perchè? Quale madre lo fa? Quale madre non ha creduto almeno una volta che il suo piccolo stesse per morire di fame perché aveva saltato un pasto?
Sempre secondo l’articolo del Corriere “nonostante la fine delle grandi guerre e malattie infettive, sopravvive la sensazione che la ciccia sia protettiva”.
Ah le mamme italiane, inguaribili canaglie! Oggettivamente, lo so, non è una bella cosa, non è una bella cosa per niente però questo articolo mi ha fatto sorridere, mi ha fatto pensare a me che, mea culpa, incalzo i bambini inseguendoli con la colazione: “Mangia almeno un boccone a mamma! Guarda che altrimenti ti ammali”. Confesso: sono parole mie.
Sarà perché sono cresciuta con una mamma che non meno di una settimana fa mi ha preso in disparte per sussurrarmi in un orecchio: “Chiara, so che hai molte preoccupazioni, ma ora stai esagerando…non starai mica diventando anoressica?!”.
Anoressica?!
“Ma mamma, ho perso mezzo chilo”.
Ah le mamme! Creature meravigliose, non hanno occhi per vedere ma cuori per guardare. Puoi chiedere a una mamma come è suo figlio e aspettarti una risposta oggettiva? …ma non scherziamo.