Umberto Saba aveva compreso lo spirito vero ed originario del gioco del calcio.
Lo aveva “inciso” nelle cinque poesie incentrate proprio sul discusso, polemizzato, ma amatissimo sport.
Goal, Squadra paesana, Tre momenti, Fanciulli allo stadio, Tredicesima partita. Sono i cinque componimenti “calcistici” del grande Saba.
Vi lascio qui GOAL
Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l’amara luce.
Il compagno in ginocchio che l’induce,
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.
La folla – unita ebbrezza – par trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
al suo collo si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l’odio consuma e l’amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.
Presso la rete inviolata il portiere
– l’altro – è rimasto. Ma non la sua anima,
con la persona vi è rimasto sola.
La sua gioia si fa una capriola,
si fa baci che manda di lontano.
Non pare di esser parte di quella festa anche a voi?