Punto e a CapoSia folgorante la fine

“Quasi ogni notte sogno di essere in strada con Valerio, in un viale alberato: mezzogiorno, estate, una giornata caldissima. C’è una fontanella e lui s’avvicina. Alcune volte è più altro della font...

“Quasi ogni notte sogno di essere in strada con Valerio, in un viale alberato: mezzogiorno, estate, una giornata caldissima.
C’è una fontanella e lui s’avvicina. Alcune volte è più altro della fontanella, altre più basso. Ma sempre, per arrivare all’acqua si sporge e poco dopo si scioglie, Valerio, diventa liquido e scompare giù, nella bocca della fontanella.
Quando mi sveglio, ogni mattina da trent’anni, voglio solo una cosa: scendere nella bocca della fontanella.”

“Sia folgorante la fine”, Carla Verbano

In un giorno di Febbraio degli “anni di piombo“, Valerio Verbano morì
assassinato in casa sua.
Ieri, ci ha lasciato sua madre Carla che cercava ancora la verità ma è morta senza avere giustizia, e, come lei tanti altri.

La matrice della mano omicida se non è fascista, è mafiosa, o si tratta di singoli elementi delle forze dell’ordine rimasti impuniti.
Sempre uguale il copione: silenzi, inefficienze, depistaggi, e, infine impunità.

Ma perchè questo paese non ha il diritto di essere democratico?

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