Negli Stati Uniti non è tanto strano sentir parlare di ipod touch e ipad in classe, spesso dati in dotazione agli studenti a spese delle scuole. E non è neanche fuori dal comune che queste scuole siano dotate di laboratori ricchi di computer del valore di oltre 1000 dollari, tanto che tempo fa circolava la notizia di un atto di vandalismo in cui un bambino che urinando nel laboratorio di una scuola della Pennsylvania aveva distrutto 36 Macbook, causando un danno di 36.000 dollari. Questo fattaccio fa riflettere sul come siano dotate le scuole all’estero, rispetto a quelle italiane, e stiamo parlando di una Elementary School.
Nel nostro amato Paese è difficile trovare scuole così ben dotate, visti gli scarsi fondi destinati a quest’ultime e allo scarso interesse e attenzione date all’istruzione tecnologica dei ragazzi; esclusi ovviamente corsi di studio più specialistici che si occupano prevalentemente di informatica, ma anche in questi casi le attrezzature fanno invidia a pochi. Infatti spesso noi studenti abbiamo a che fare con computer lenti e vecchi, e a volte inadeguati anche per operazioni semplici.
Ultimamente però, in alcune scuole, si stanno sviluppando progetti che promuovono l’utilizzo di strumenti mobili quali ipod touch e tablet tra gli alunni, in classe. “Cl@ssi 2.0” è un progetto che ha lo scopo di avvicinare i ragazzi agli strumenti digitali e ai tanti contenuti del web per poi applicarli allo studio. Oltre alla buona fede e al sicuro successo di queste iniziative è però criticabile l’età degli studenti interessati, trattandosi di scuole secondarie di primo grado, scuole medie per interderci. In più dotare tanti studenti di attrezzature elettroniche comporta costi eccessivi per una scuola, raggiungendo anche i 30.000 euro per classe, rendendo questi progetti riservati a pochi fortunati ragazzi.
I vantaggi derivanti dall’uso di tablet nelle nostre scuole sarebbero molteplici: dal risparmio di carta alla fruibilità di contenuti multimediali. Con il passaggio dal libro di testo cartaceo a quello digitale si risparmierebbe indubbiamente sul consumo di carta, quindi si andrebbe incontro ad un vantaggio dal punto di vista ambientale e ecologico, e quindi anche sulla quantità di rifiuti prodotti, triste destino dei vecchi libri scolastici. In più i nostri ragazzi non dovranno più sostenere il peso di chili e chili di libri sulle spalle, problema spesso rimarcato per quanto riguarda gli zaini dei più piccoli, ma si troverebbero tutti i contenuti in un dispositivo dallo spessore di poco meno di un centimetro. In più il web ci fornisce una quantità di informazioni esagerata, perchè non sfruttarla anche in classe?
Qualcuno penserà appunto che per dotare tutti quanti di tablet si andrebbe incontro a costi insostenibili. In media uno studente può spendere anche oltre i 200 euro annui per acquistare i libri di testo. In un percorso di studi lungo 5 anni quindi si vanno a spendere circa mille euro. Ora, visto che si stima che i libri abbiano un costo impattato per il 75% dal costo dei materiali e della loro stampa, si beneficerebbe di un considerevole risparmio, che permetterebbe agli studenti di acquistare tablet per fruire di questi ebook, anche in maniera dilazionata.
Questi futuri cambiamenti nelle nostre scuole incontreranno indubbiamente resistenze, ma il cambiamento è inevitabile visti i benefici. E il traguardo non è tanto lontano visto che ormai, per legge, le case editrici sono obbligate a fornire un’edizione digitale accanto a quella cartacea.