La strage di Ustica è una delle pagine più brutte della storia della Repubblica, fatta di morte, misteri e silenzi. 32 anni dopo il disastro del Dc-9 Itavia ancora non si conoscono le cause dell’incidente. Tanti dubbi ancora e tante domande a cui, in trent’anni, nessuno ha voluto dare risposta. Libia, Nato, errore, bomba, terrorismo. Timori e paure che si rincorrono dalle 20,59 del 27 maggio 1980.
E da 30 anni va avanti il solito cerimoniale annuale scandito dalle dichiarazioni (*) di rito delle più alte istituzioni italiane che cambiando ogni volta qualche parola portano avanti la solita tesi: ci vuole più sforzo e collaborazione internazionale per arrivare ad una verità. Ma se la verità fosse proprio nelle stanze delle istituzioni? Di questo nessuno ne vuole parlare. Così come non se ne vuole parlare per la strage del Moby Prince del 1991 a Livorno. Due immense tragedie che hanno qualcosa di molto simile nei modi in cui si è voluto imporre il silenzio.
“Devono cercare in Libia”. Lo chiedono i parenti delle 81 vittime del disastro certi che nel paese del nord africa si possano ritrovare elementi utili per ricostruire la vicenda. E’ notizia di oggi che la procura di Roma chiede nuovamente informazioni al governo libico. Il procuratore aggiunto Maria Monteleone ed il sostituto Erminio Amelio, titolari dell’inchiesta, hanno inviato una rogatoria internazionale a Tripoli.
*:Le dichiarazioni odierne.
Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
È indispensabile che le istituzioni tutte profondano ogni sforzo, anche sul piano dei rapporti internazionali, per giungere a una compiuta ricostruzione di quanto avvenne quella drammatica notte nei cieli di Ustica.
Presidente del Senato, Renato Schifani.
A 32 anni dalla strage di Ustica, il dolore e la voglia di giustizia sono immutati nelle coscienze di tutti gli italiani. In questo giorno è con sincera partecipazione che desidero rivolgere un pensiero commosso alle 81 vittime innocenti di allora. Nonostante il lungo iter giudiziario, restano incerte le cause del disastro e non sono stati accertati i responsabili
Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini. Necessario l’impegno delle Istituzioni nella ricerca di tutte le circostanze e le responsabilita’ che hanno causato quella dolorosa pagina della storia recente del nostro Paese, contribuendo a ristabilire una piena fiducia nello Stato e nella sua capacita’ di difendere sempre i valori della legalità.