Ecco come si integra felicemente la lettura e la formazione tradizionalmente intesa con le nuove tecnologie. Parliamone con un progetto 2.0, completo e all’avanguardia che a tutte le “Alici” postmoderne, giovani, donne, curiose, coraggiose e riflessive – in trasformazione come il nostro tempo – piace o piacerà molto. Comunque il progetto è piaciuto molto anche all’Agenzia per l’Innovazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri che di Alice Postmoderna ha detto: è un “unico vero spunto di riflessione costruttiva realizzato relativamente a talento individuale ed intelligenza collettiva”. E allora, complimenti all’ideatore Marco Minghetti, anche insegnante di Humanistic Management presso l’Università di Pavia, da dove è partito il progetto.
L’aspetto innovativo di questo lavoro riguarda il fatto che sia sviluppato su multipiattaforma con approccio “meta” e “multi” disciplinare: un nuovo modo di creare e trasferire contenuti di Humanistic Management 2.0 e innescare riflessioni sul concetto più ampio di postmodernità. Attraverso alcuni spunti presi dalla lettura del mondo che fa Lewis Carroll con il suo racconto Alice nel paese delle meraviglie Minghetti si propone di attivare l’intelligenza collettiva in un pot-pourri di competenze e interessi: non importa se sociologo, filosofo, economista, studente o semplice appassionato, l’importante – per partecipare – è essere uomini post moderni. E come si fa ad attivare l’intelligenza collettiva se non partecipando – proprio perché post moderni – a blog, social network e community appositamente dedicate?
Il progetto si svolge secondo un piano editoriale strutturato rispetto anche i tempi che caratterizzano i cicli di vita dei contenuti online: ogni settimana viene pubblicata sul blog di Nova 100 del Sole 24 Ore una nota a commento di un passo di Alice nel paese delle meraviglie. Sono state previste 12 note per ciascuno dei 12 capitoli dell’opera, per un totale di 144 note, su temi chiave per comprendere la contemporaneità come ad esempio la natività digitale, il sensemaking, la creatività, la leadership, le identità molteplici, la convivialità reale e virtuale, la cura e l’autenticità e l’etica e la responsabilità.
Le note vengono quindi pubblicate e raccolte in maniera strutturata anche sulla pagina facebook dedicata dove possono essere discusse e approfondite dalla community e comunque da tutti coloro che ne hanno interesse. La pagina ha anche una versione inglese e non manca un gruppo facebook, con attualmente quasi 1700 iscritti, in cui si può sviscerare più liberamente il tema centrale, introdurre nuovi e alternativi spunti di riflessione e altri filoni di analisi.
Ecco quindi che l’online intorno ad Alice postmoderna è appositamente pensato e curato per accogliere le nostre idee e riflessioni, orientato totalmente al confronto collettivo, dove appare più importante il percorso – o il “processo” se preferiamo i termini manageriali – che il traguardo/obiettivo, perché c’è un Alice dentro ognuno di noi, capace di affrontare le sfide che pone la crisi dei modelli attuali, economici, sociali, politici e culturali dell’Occidente. Magari insieme, “nella convinzione che l’intelligenza collettiva sia infinitamente più potente e creativa di quelle delle singole intelligenze che le danno vita” come scrive Marco Minghetti nel suo sito ufficiale. Magari con le nuove tecnologie.