E’ ufficiale. Marine Le Pen, leader del Front National, ha deciso di querelare Madonna per diffamazione. Il motivo? Semplice, sabato scorso la super pop star ha proiettato sul maxischermo, davanti ai 70mila spettatori accorsi allo Stade de France per il suo concertone, l’immagine della candidata alle scorse presidenziali con una svastica stampata sulla fronte.
La direzione del partito di estrema destra aveva già ammonito la signora Ciccone in occasione del precedente concerto di Tel Aviv, durante il quale si era visto lo stesso collage di immagini (a corredo del brano Nobody knows me): in quel caso Marine Le Pen figurava giusto un secondo prima di un volto molto simile a quello di Hitler.
Ora io mi chiedo: è proprio necessario che le pop star si mettano a fare politica? No, perché il rischio è quello di dover utilizzare un linguaggio populista e ad effetto che inevitabilmente rischia di scadere nel cliché. Se l’obiettivo di Madonna fosse stato quello di denunciare il suo disappunto per le idee politiche di estrema destra, sono quasi sicuro di poter dire che ha rischiato di ottenere l’effetto contrario – ma questo Madonna non lo sa: secondo voi ha mai sentito parlare di Marine Le Pen? ll Front National, infatti, ha giocato la sua partita proprio sulla strategia della vittimizzazione, facendo leva cioé su chi cerca di screditarli perché li considera, in maniera ingenua e semplicistica, nient’altro che dei nazisti. E cosi’ il partito ha costruito parte del suo successo elettorale – come chiamarlo senno’ un 19% ottenuto al primo turno delle presidenziali. Purtroppo sono ancora in tanti a non aver capito che un’opposizione seria e costruttiva va fatta argomentando sulle idee concrete e sul programma; programma che a quanto pare ha convinto un quinto dei francesi; francesi che non mi sentirei di definire nazisti.
Ma forse l’obiettivo di Madonna non era tanto nobile. Anzi, ammetto quasi di essere d’accordo con Marine Le Pen e con cio’ che ha dichiarato all’indomani del concerto di Tel Aviv: “E’ solo una vecchia cantante che cerca di far parlare di sé”. Visto che l’album non va tanto bene e che l’assedio delle pop star più giovani si fa sempre più agguerrito, l’idea mi sembra piuttosto verosimile.
A coloro che pensano che la mossa della querela rischi di essere impopolare, infine, risponderei che invece è perfettamente in linea con l’immagine che il partito si è costruito di fronte ai propri elettori. I giovani militanti del FN, per esempio, che sono più che raddoppiati da quando Marine ne è diventata il leader e che potrebbero sentirsi in imbarazzo nel vedere il proprio partito che querela la propria beniamina, sono in realtà disgustati dalla globalizzazione e dagli Stati Uniti, nonché dal modello di donna che Madonna incarna: per capirci, loro sono per il “più Edith Piaf, meno Lady Gaga“. E quindi: che se ne ritorni pure da dove è venuta!
Staremo a vedere se in occasione della prossima tappa di Nizza (21 agosto), la star americana avrà il coraggio di fare il tris.