Regard vers l’avenirNessun minuto di silenzio per le vittime di Monaco ’72

Avevano fatto una semplicissima richiesta due delle vedove degli uccisi nell'attentato, Ankie Spitzer, vedova dell’allenatore di scherma Andrei Spitzer e Ilana Romano, vedova del sollevatore di pes...

Avevano fatto una semplicissima richiesta due delle vedove degli uccisi nell’attentato, Ankie Spitzer, vedova dell’allenatore di scherma Andrei Spitzer e Ilana Romano, vedova del sollevatore di pesi Yossef Romano: un minuto di silenzio durante la cerimonia d’apertura dei Giochi di Londra 2012. Nessuno però si sarebbe aspettato una risposta negativa da parte del Comitato Olimpico. Passa il tempo, le istituzioni si mobilitano, ma niente. “Ci sarà un evento per commemorare le vittime” hanno dichiarato. Non mi basta. L’attentato di Monaco è stato una tragedia senza precedenti e nel suo quarantesimo anniversario mi aspetto che davvero tutti si fermino a riflettere per ricordare quei momenti terribili. Le Olimpiadi dovrebbero essere un momento d’incontro di diverse culture, un momento di fratellanza tra i popoli, la forza dello sport capace di unire e mai dividere. E invece mi trovo a scrivere di questa mancata concessione, un minuto che vale una vita per chi quel giorno ha perso tutto. Vergogna!

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